martedì 15 dicembre 2015

Roma. Due preti veneziani alla messa con il Papa

Roma. Due preti veneziani alla messa con il Papa

 

Roma. All’apertura della Porta Santa c’erano il diacono Riccardo Camelin e don Daniele Trentin di Scorzè. Un po’ di Scorzè all’apertura di Giubileo dell’altro ieri in Vaticano. Ma senza dubbio una presenza significativa: a fianco di papa Francesco c’era il diacono Riccardo Camelin, tra i concelebranti il cappellano della stessa chiesa, don Daniele Trentin, in piazza San Pietro c’erano 140 fedeli dell’Azione Cattolica, partiti domenica per quello che doveva essere un pellegrinaggio e si è trasformato in qualcosa da ricordare per il resto della vita. Un’emozione unica, davvero, essere presenti così da vicino all’avvio dell’Anno Santo straordinario dedicato alla Misericordia.

Camelin è divenuto diacono lo scorso 2 maggio nella chiesa di Camposampiero dopo la cerimonia con il vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin. Di Caerano San Marco, presta servizio a Scorzè. L’altro ieri era a pochi passi da Francesco, prestando servizio assieme ad un altro diacono italiano e altri quattro di diverse nazionalità. «Un’esperienza forte e intensa» si limita a dire con umiltà.

L’idea della trasferta romana è nata 14 mesi fa, mentre Riccardo Camelin ha saputo di essere stato scelto per essere a fianco del Santo Padre dopo metà novembre «Per noi dell’Azione Cattolica» spiega il referente di Scorzè Lorenzo Favaro «l’Immacolata è un giorno speciale perché è la Festa dell’Adorazione. Di solito ogni Azione Cattolica organizza qualcosa in parrocchia ma più di un anno fa i giovani avevano proposto di andare proprio a Roma. Non si sapeva ancora dell’Anno Santo, poi annunciato a marzo». Per finanziarsi la trasferta di tre giorni hanno venduto dolci e altri prodotti. Domenica scorsa partenza alle 6 con tre autobus: a bordo c’erano neonati e anziani fino a 80 anni. «Ci siamo fermati a Viterbo» racconta Favaro «nel Medioevo l’ultima grande città prima di Roma per quei pellegrini che percorrevano la via Francigena. Lunedì abbiamo visitato i luoghi simbolo della capitale, sono stati letti dei brani del Santo Padre e martedì sveglia all’alba, alle 4, per essere in piazza San Pietro alle 5.40». Da lì tutta l’emozione dell’apertura dell’Anno Santo, l’abbraccio tra i due papi, Francesco e Benedetto XVI e il rientro a casa, dove il gruppo è giunto attorno alle 20.30.

«Sto ricevendo messaggi continui» continua Favaro «ed abbiamo vissuto delle emozioni uniche e forti. Siamo riusciti anche ad esporre uno striscione con scritto “SPQR, Scorzè presente qui a Roma”. Tra noi si è instaurato un bel rapporto e questa è la forza dell’Azione Cattolica; attorno ho visto persone che piangevano dalla gioia, è stato bello vedere Francesco aprire la Porta Santa. Ci ha chiesto di essere coraggiosi, il dono della misericordia ci arriva già dal Signore».

 

(Francesco Mulè)

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