domenica 24 marzo 2013

PASQUA - Francesco Mulè


 PASQUA

Il cielo incontra
la terra
nel lontano orizzonte
dei tuoi pensieri

Pace
tra terra e cielo

Cammini su verdi piani

sono tuoi
quei passi ch'erano
ieri poco gioiosi

sono raggi di luce
riverberata
per la tua strada
nei tramonti
di primavera d'immagini
ricostruite
al chiarore d'una terra
inerme

canti le tue albe
come versi d'incanto
alla ragione della tua vita
spalancata alla luce
ritrovata

vivi azzurri di acceso calore
su pentagrammi di un cuore
risorto
nell'immenso gaudio
di festoso scampanio

è Pasqua oggi
di sguardi fissi alle stelle


Francesco Mulè

Vallecrosia, 22 marzo 2013 – ore 21,54



sabato 23 marzo 2013

Pasqua: fede e tradizione



Pasqua: fede e tradizione
di Francesco Mulè



Una tra le più antiche e suggestive tradizioni religiose di Cattolica Eraclea è quella della Settimana Santa che si apre con la Domenica della Palme e si chiude con la Domenica di Pasqua. Un ricordo indelebile ben custodito nello scrigno delle mie memorie. Ritengo doveroso da parte mia fare una microstoria della Domenica delle Palme, prima di accennare alla nostra tradizione locale. Nel calendario liturgico la Domenica della Palme è celebrata la domenica precedente alla festività della Pasqua. Con essa ha inizio la Settimana Santa, quella settimana nella quale vengono ricordati gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù. Questa festività è osservata non solo dai Cattolici, ma anche dagli Ortodossi e dai Protestanti. In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma. La folla, radunata dalle voci dell’arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, abbondanti nella regione, e, agitandoli festosamente, gli rendevano onore. In ricordo di questo, la liturgia della Domenica delle Palme, si svolge iniziando da un luogo al di fuori della chiesa, dove si radunano i fedeli e il sacerdote benedice i rami di ulivo o di palma che sono portati dai fedeli, quindi si dà inizio alla processione fin dentro la chiesa. Qui giunti continua la celebrazione della Messa con la lunga lettura della Passione di Gesù. Il racconto della Passione viene letto da tre persone che rivestono la parte di Cristo (letta dal sacerdote), dello storico (in quei lontani anni della mia adolescenza, nella Chiesa della Mercede Padre Gentile (buon'anima) mi assegnava sempre il ruolo dello storico) e del popolo o turba. In questa Domenica il sacerdote, al contrario di tutte le altre di Quaresima (tranne la 4^ in cui indossa paramenti rosa) è vestito di rosso, pur trattandosi di una solennità. Generalmente i fedeli portano a casa i rametti di ulivo e di palma benedetti, per conservarli quali simbolo di pace, scambiandone parte con parenti ed amici. In alcune regioni, si usa che il capofamiglia utilizzi un rametto, intinto nell’acqua benedetta durante la veglia pasquale, per benedire la tavola imbandita nel giorno di Pasqua. In molte zone d’Italia, con le foglie di palma intrecciate vengono realizzate piccole e grandi confezioni addobbate, che vengono regalate o scambiate fra i fedeli in segno di pace. Nel Vangelo di Giovanni si narra che la popolazione abbia usato solo rami di palma che, a detta di molti commentari, sono simbolo di trionfo, acclamazione e regalità. Sembra che i rami di ulivo siano stati introdotti nella tradizione popolare, a causa della scarsità di piante di palma presenti, specialmente in Italia. Nelle zone in cui non cresce l'ulivo (come l'Europa Settentrionale), i rametti sono sostituiti da fiori e foglie intrecciate.

Veniamo alla Domenica delle palme a Cattolica Eraclea. Tripudio di bambini, ragazzi, giovani, anziani in visibilio, in processione con in mano foglie di palme o ramoscelli d'ulivo, lungo le principali vie del paese fino ad arrivare in chiesa per assistere alla celebrazione della Santa Messa. In tutte le nove chiese a partire dal lunedì al giovedì santo si svolgevano momenti di preghiera e di riflessione. In particolare il giovedì santo, dopo la celebrazione della Santa Messa e della ormai tradizionale lavanda dei piedi degli Apostoli, rappresentati per l'occasione dai fedeli della parrocchia, prende il via la visita delle chiese. Tutto nel silenzio e nel raccoglimento assoluti, i bambini tenuti per mano da mamma e papà, nonni, zii, cugini, animati di tanta religiosità e profonda fede, ogni anno, rispettosi della tradizione e della ricorrenza della Settimana Santa, in visita alle chiese della Mercede, della Matrice, di Sant'Antonino, di Sant'Antonio da Padova, dell'Immacolata, del Rosario, del Purgatorio, del Collegio delle suore, della Pietà. La visita delle chiese in ricordo della Madonna Addolorata che molto penosamente era alla ricerca del proprio figlio Gesù Cristo. Tutte le chiese spoglie. L'immagine del Cristo coperta da un telo. Ai piedi dell'altare maggiore solo piante, fiori e piccoli piatti di grano germogliato alcuni giorni prima al buio chiamato "lavureddu". Tre-quattro di questi piatti di "lavureddu" venivano preparati con molta professionalità da mia sorella Marietta che saluto e abbraccio di tutto cuore. Gruppi di donne, in occasione delle visite alle chiese, si fermavano vicino all'altare maggiore a intonare canti di dolore e di consolazione in dialetto, i cosiddetti "lamenti", dedicati a Maria Addolorata.

Segue il Venerdì Santo, il giorno più commovente di tutta la Settimana Santa. Un giorno di emozioni per lo scenario che la Chiesa presenta ai suoi fedeli. Una folla di fedeli, in partenza dalla Chiesa Madre, si dirigeva in processione verso il Calvario. Un gruppo di "Cappe" dal volto coperto portava a spalla il Cristo morto deposto dentro una caratteristica urna in legno. Maria Addolorata, pallida in volto, di nero vestita, anche lei portata a spalla, seguiva il suo amato figlio. Le 14 cappellette del Calvario in pietra bianca rappresentavano la Via Crucis (le 14 cadute) di Cristo prima di essere crocifisso. Arrivati alla sommità del Monte Calvario, il simulacro di Cristo veniva crocifisso da due sacerdoti (ai miei tempi erano padre Gentile, parroco della Chiesa della Mercede e padre Di Naro, parroco della Chiesa di Sant'Antonio da Padova). Ai piedi del Cristo della croce, molto addolorata, la madre Maria. Momento più suggestivo e commovente quello della sera, quando, allo spuntare della prima stella, il Cristo veniva tolto dalla croce e deposto in un'altra urna di vetro, custodita da sempre da una delle famiglie Agnello. Il corpo di Cristo e il simulacro della Madonna Addolorata venivano portati a spalla dalle "Cappe" in processione per le vie del paese fino a tardi, procedendo essa molto lentamente, tre passi avanti e uno indietro. Dietro il Cristo morto dei giovani bene intonati, accompagnati dalla banda musicale, cantavano "Ah! Sì, versate lacrime!… il Redentor morì. Morì tra mani barbare… Morì trafitto in croce, morì che pena atroce… il Redentor morì… morì spirò, spirò morì, morì spirò". Una grande voce, tra le tante, raggiungeva il massimo dei suoi acuti: era la voce di mio cugino Michele, che oggi vive in Via Amendola a Cattolica Eraclea e che saluto caramente. A mezzanotte del Sabato Santo veniva tolto il drappo nero che copriva il simulacro del Santo Salvatore. La Risurrezione veniva annunciata dal suono festoso delle campane che non si erano più sentite da Giovedì Santo.

Il pomeriggio della domenica era festa per tutti. Festa per la Madonna. In piazza Roma si svolgeva il consueto "incontro" tra Maria e il Cristo risorto. Entrambe le statue venivano disposte alle estremità della piazza. La statua di San Michele Arcangelo correva verso Maria ad annunciarle la risurrezione del figlio: "Maria, Maria, to figliu anniviscì". Glielo ripeteva due volte, ma alla terza volta Maria ha creduto al messaggio di San Michele e, lasciando cadere il mantello nero, appariva alla popolazione riversata in piazza, con un manto rosa, tutto fiorato e dorato. Le due statue si avvicinavano al centro della piazza dove si assisteva, tra suoni festosi di campane, spari di mortaretti e scroscianti applausi di gioia al momento più commovente della Pasqua: la Madonna s'inchinava e baciava i piedi del Cristo risorto. Subito dopo le tre statue, San Michele avanti e Maria e Gesù dietro, venivano portate a spalla dalle "Cappe" lungo le vie principali del paese. Si concludeva, così, con la gioia nei cuori, la festa destinata a portare la pace in tutto il mondo. Viva la Pasqua!

E per noi bambini, cosa voleva dire la Pasqua? In una sola parola: preparativi. Ricordo che in tutte le famiglie (allora non c'era il forno in casa come oggi) si cominciava a preparare delle grosse teglie di biscotti che si portavano a cuocere al forno pubblico (il forno vicino alla casa paterna era quello di "Nina Milioto"). Tutto questo per festeggiare la Santa Pasqua. Infatti (sono ricordi che mai si potranno cancellare), essendo la Settimana Santa una settimana di passione per Gesù e di lutto per Maria, ci avevano impresso in mente che non si potevano mangiare dolci prima della Resurrezione, perché era peccato. Addirittura il Venerdì Santo si doveva non solo digiunare, ma anche astenersi dal mangiare carne (anche perché ce n'era poca) e altre leccornie. Per Pasqua: carne, dolci, e tutto ciò che per una settimana intera non era stato possibile e non era giusto assaggiare!
Francesco Mulè

Pasqua dell’Ulivo, poesia di Francesco Mulè


Pasqua dell’Ulivo, poesia di Francesco Mulè


Pasqua dell’Ulivo
Alleluia al Cristo ch’è risorto
Che la luce ha sparso ai cuori ardenti
Parla il Verbo sacro in bocca a tutti
Oggi i volti indossano la Pace
Giorno dopo giorno non è un sogno
Gaio l’uomo canta a ciascun uomo
E la terra odora d’innocenza
S’aprono i colori al cielo amico
E la Pasqua scopre i sogni andati
Coglie il lieto evento il mondo intero
Parte della vita ognun si sente
E’ l’ulivo un dono tra le mani
Pasqua per l’amore che si dona
Festa per la gioia in tutti i cuori
Pasqua che si vive in fratellanza
Inno a tutti i giorni di speranza
Alleluia al Cristo ch’è risorto
Alleluia all’uomo tutto nuovo
Giubilo d’estese voci in festa
Braccia tese ad abbracciar le stelle
Vallecrosia, 11/4/09 – ore 13,02
Francesco Mulè

Resurrezione
16/3/1966
Esulti tanto in questo dì ogni cuore
e riapra le sue porte a un ciel di pace;
è sorto sì glorioso il Redentore,
è sorto il Ben sul mal ch’ognor soggiace.
Annunci al mondo intero oggi la Chiesa
il trionfo suo, la sua più grande festa
e le campane squillino a distesa,
cacciando il tentator in prigion mesta.
Si sente pur degli angeli il bel coro
che formano scendendo a noi dal cielo;
i riccioletti portan color d’oro,
sugli omeri sta posto un niveo velo.
Al coro lor si mischi il nostro canto
che svegli chi finor non s’è destato
e sia ad ognuno onor, ricchezza e vanto
allor che il male avrà da sé cacciato.
Sorgete: al ciel lo sguardo ognor levate!
È sorto il Signor nostro tutto lieto;
a Lui sì fiduciosi v’ammirate
e il dì vivrete voi cotanto cheto.
Sì nere nubi ha già fugato il sole,
si desta al suo apparire la natura;
sospiran pur le nostre belle viole
ché un’aria lor respirano più pura.
Volan pel ciel sì vaghe rondinelle
dicendo a tutti: “Il Redentore è sorto”;
e la novella spargono tra quelle
aride terre ove lo spirto è morto.
Vedete quanta immensità di bene
e quanto amore irradia il volto tutto.
Ci dice: “Scorra rosso per le vene
quel sangue che testé sapea di lutto”.
La pace e non l’abominata guerra,
perdòno e non l’orribile vendetta,
amor, non odio immenso in questa terra;
ciascuno all’altro mostri la via retta.
Correte voi e ditelo alla gente
che non ha fede in Lui ch’è nostro Padre;
correte e fate voi che finalmente
venga a saperlo la sua mesta Madre.
Che sia un ricordo gaio questo giorno,
che possa nel futuro rassodare
l’animo umano di mollezze adorno
e possa il lume accorto a Te levare!
Signor, sta’ a noi, com’oggi, sì vicino
e il frodator di Bene da te scaccia!
Signore, a ognuno mostra il tuo cammino
che devii dalla terra e da minaccia!
Diciamo al trionfatore nostro: “Evviva!
Del cor degli angel parte noi faremo;
abbiamo in Lui la fede sempre viva,
giammai si perirà, ma ognor vivremo!”
Cattolica Eraclea, 16/3/1966 – ore 23,36
Francesco Mulè

venerdì 15 marzo 2013

Barcis (PN) : Premio Letterario Nazionale “Giuseppe Malattia della Vallata” - di Francesco Mulè


Barcis (PN)
Premio Letterario Nazionale “Giuseppe Malattia della Vallata”
di Francesco Mulè

Il Premio Letterario Nazionale “Giuseppe Malattia della Vallata” 2013, giunto quest'anno alla sua XXVI edizione, aperto dal 1991 anche alle etnie e alle lingue minoritarie dell'area italiana (albanese, catalano, gracanico, tedesco, occitanico, croato, franco-provenzale, friulano, ladino, sardo e sloveno) e alle parlate locali, bandito dalla famiglia dello scrittore, dal Comune di Barcis (PN), dalla Pro Barcis, in collaborazione con la Provincia di Pordenone e della Comunità Montana del Friuli Occidentale, si articola nelle seguenti sezioni:
a)Poesia in lingua italiana
b)Poesia nelle lingue delle minoranze etnolinguistiche italiane e nelle parlate locali
Si partecipa con un massimo di tre poesie non superiori a cinquanta versi ciascuna. Per i testi nelle lingue delle minoranze etnolinguistiche italiane e nelle parlate locali i concorrenti devono affiancare al testo originale la traduzione in lingua italiana. I testi devono essere battuti a macchina in sette copie. Il nominativo, l'indirizzo e il recapito telefonico dell'autore devono risultare a pié di pagina di ciascuna delle copie dei testi inviati.
Si deve inoltre allegare una dichiarazione che attesti che le opere presentate non sono state mai pubblicate né premiate in altri concorsi. I plichi contenenti i testi a concorso devono essere inviati entro il 6 maggio 2013 (vale il timbro postale) a: Segreteria del Premio – Casella Postale 211 U.P. Pordenone – 33170 Pordenone.
L'operato della giuria è inappellabile e insindacabile.
Verrà formulata per ciascuna sezione una rosa di finalisti ai quali verranno assegnati diploma e targa artistica a ricordo della manifestazione letteraria. All'interno di questa rosa saranno premiati i primi, i secondi e i terzi classificati delle due sezioni:
i primi premi consistono in 800 euro, in un diploma e in una targa artistica con un motivo che ricorda l'opera dello scrittore; i secondi premi in 500 euro, in un diploma e in una targa artistica; ai terzi un premio di 300 euro, un diploma e una targa artistica.
Gli elaborati scritti non verranno restitutiti.
La premiazione si terrà domenica 14 luglio a Barcis. Si avvertono i concorrenti che i premi in denaro devono essere ritirati personalmente durante la cerimonia di premiazione a Barcis, pena la decadenza da ogni diritto inerente alla premiazione. Finalisti e premiati verranno tempestivamente informati di persona dal Comitato organizzatore e saranno tenuti a confermare o meno la loro presenza alla cerimonia. Tutti i partecipanti sono comunque invitati fin d'ora ad intervenire alla premiazione.
Ulteriori informazioni sul Premio sono disponibili sul sito web www.giuseppemalattia.it
La partecipazione al concorso implica l'accettazione di tutte le norme previste dal bando.
Giuria: Tommaso Scappaticci (Presidente); Pierluigi Cappello, Aldo Colonnello, Roberto Malattia, Rosanna Parodi Bertoja, Giacomo Vit (Consiglio).
Segreteria del Premio e Comitato organizzatore: Maurizio Salvador (Presidente); Adelina Andrin, Daniela Paulon, Cristina Roman (componenti).
Informazioni: 0427/76300 – fax 0427/764735 – Comune di Barcis 0427/76014/76187.
Francesco Mulè

giovedì 14 marzo 2013

Premio Internazionale “Città di Bellizzi” (SA) - VI edizione 2013 - di Francesco Mulè


Premio Internazionale “Città di Bellizzi” (SA) - VI edizione 2013
di Francesco Mulè

L’Associazione “Bellizzi Arte & Sociale”, L’Assessorato alla Cultura e Pari opportunità del Comune di Bellizzi, La Rivista di Arte Cultura e Problemi Sociali “Miscellanea” di Michele Melillo, con il Patrocinio della Provincia di Salerno, organizzano il Premio Internazionale “Città di Bellizzi” (Poesia – Libro edito - PoesiPittura - Pittura/Scultura -) Sesta Edizione 2013. Il Premio si articola nelle seguenti sezioni:
a) Poesia in lingua; b) Poesia in vernacolo; c) Poesipittura; d) Libro edito poesia; e) Pittura/Scultura.
Sezione “A” Poesia in lingua:
Inviare una poesia, non classificata al primo posto in altri concorsi, non superiore a 40 versi, in cinque copie, di cui una soltanto firmata recante le generalità, l’indirizzo ed il recapito telefonico dell’autore in busta chiusa e sigillata.
Ogni autore, inoltre, dovrà compilare la scheda allegata al bando, barrando le caselle della/e sezione/i cui intende partecipare.
Sezione “B” - Poesia in vernacolo:
Inviare una poesia, in vernacolo (con traduzione a fronte), se diverso dal dialetto Campano,non classificata al primo posto in altri concorsi, non superiore a 40 versi, in cinque copie, con le modalità di cui alla sezione “A.”
Sezione “C” - Poesipittura :
Inviare un’opera pittorica a tecnica libera, ispirata ad una poesia a tema libero con la lirica scritta nel dipinto, in foto formato A 4 ,non classificata al primo posto in altri concorsi, con le modalità di cui alla sezione “A, indicando la tecnica, il titolo e la misura della stessa, dichiarando che è frutto del proprio ingegno e che si impegna a presentarla all’atto della premiazione. ”
Sezione “d" Libro edito di poesie:
Inviare tre copie di un libro di poesie, non classificato al primo posto in altri concorsi, con le modalità di cui alla sezione “A”.
Sezione “E” - Pittura / Scultura :
Gli artisti dovranno inviare una foto a colori formato cm. 13 x 18 dell’ opera partecipante al concorso, indicando la tecnica, il titolo e la misura della stessa, dichiarando che è frutto del proprio ingegno e che si impegnano a presentarla all’atto della premiazione.
È richiesta una tassa di lettura di 10 € per il primo lavoro e di 5 € per il successivo, nell’ambito della medesima sezione - Il versamento va effettuato su Carta Postepay n. 4023 6006 1597 8519 intestata a: Alfonso Mariano.
Ogni autore può partecipare a più sezioni versando l'importo dovuto.
I lavori dovranno pervenire, in busta chiusa, con spedizione ordinaria o tramite raccomandata alla Segreteria del Premio “Città di Bellizzi” c/o Comune di Bellizzi - Assessorato alla Cultura – Via Manin, 23 – 84092 Bellizzi (SA), entro e non oltre il 31 marzo 2013.
Per facilitare la partecipazione si consente anche la consegna a mano al medesimo recapito e nel rispetto dei termini di scadenza.
Per le sezioni A e B (Poesia in lingua e vernacolo) è ammesso l’invio per posta elettronica, con fotocopia dell’avvenuto versamento della quota, all’indirizzo: alfonsomariano@alice.it.
Sulla busta contenente i lavori dovrà essere indicata la seguente dicitura : “Richiesta partecipazione Premio Città di Bellizzi VI edizione”, nonché la/le sezione/i per la/e quale/i si partecipa.
Premi
Per ciascuna sezione sono previsti: Un pernottamento e prima colazione per la notte di sabato 4 maggio 2013, al primo classificato di ogni sezione, presso l’Agriturismo La Morella del dr. Fabio Miletto Granozio – WWW.la-morella.it, tel. 082851008, mentre agli altri premiati o segnalati saranno assegnati, coppe, targhe, ecc. nonché menzioni d’onore e segnalazioni di merito. Sono previsti inoltre, Premi Speciali del Comune di Bellizzi, dell’Associazione “Bellizzi Arte & Sociale” e della Rivista “Miscellanea”.
La Giuria, il cui operato è inappellabile e insindacabile, sarà resa nota all’atto della premiazione, che avrà luogo a Bellizzi (SA), via Manin 23, nell’Aula Consiliare del Comune di Bellizzi, durante una pubblica, solenne manifestazione, sabato 4 maggio 2013, con inizio alle ore 17.30.
I premi dovranno essere ritirati dai vincitori (che saranno tempestivamente informati dalla Segreteria del Premio); in casi eccezionali è ammessa la delega a terzi con la firma e la copia del documento dell’autore premiato. Non saranno spediti premi a domicilio; i premi non ritirati rimarranno di esclusiva proprietà degli organizzatori.
La partecipazione al concorso prevede l’accettazione di quanto contenuto nel bando.
N. B. Per ulteriori informazioni telefonare al n. 0828/52202 il lunedì e mercoledì dalle 18.30 alle 20.30 –
Il bando e la scheda di partecipazione al concorso possono essere scaricati dal sito: http://associazione-arte-e-sociale.jimdo.com/ o sulla pagina Facebook - Associazione Bellizzi Arte & Sociale.
Scheda di partecipazione
(da stampare, compilare debitamente in ogni sua parte ed allegare agli elaborati che vanno inviati a mezzo posta raccomandata o prioritaria o consegnati a mano all'indirizzo indicato sul bando di concorso, o via mai a: alfonsomariano@alice.it, esclusivamente per le sezioni A e B, Poesia in lingua e vernacolo con fotocopia dell’avvenuto versamento della/e quota/e spettante/i )

Il/la sottoscritto/a:
Nome:..............................................................................................................................................

Cognome:.........................................................................................................................................

Nato/a il:.........................................a:........................................................Prov.:..............................

Residente in via/largo/piazza:................................................................................ n:.......................

Città:...............................................Prov.:........CAP............Codice Fiscale..........................................

Tel....................................cell..................................E-mail...............................................................

Partecipa al Premio Internazionale Città di Bellizzi - VI Edizione 2013 – nella/e Sezione/i: (barrare la/e sezione/i)
A) Poesia in lingua italiana (non superiore a 40 versi)
B) Poesia in vernacolo (non superiore a 40 versi) con traduzione a fronte
C) Poesipittura
D) Libro edito poesie
E) Pittura / Scultura

N.B. E’ possibile partecipare a più sezioni
Il/la sottoscritto/a accetta il regolamento del Concorso di cui ha preso visione, dichiara che l'opera presentata è frutto del suo ingegno ed autorizza il trattamento dei suoi dati personali ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs n. 196/2003 recanti disposizioni a tutela delle persone ed altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali ed identificativi che saranno inseriti e registrati nell'archivio dell'Organizzazione ed utilizzati esclusivamente ai fini del concorso e non verranno comunicati o diffusi a terzi.

Firma leggibile del concorrente---------------------- ------------------------------------------------

Francesco Mulè

Massa (MS) : Premio Letterario Europeo - di Francesco Mulè


Massa (MS)
Premio Letterario Europeo
di Francesco Mulè

L'Associazione Culturale "Versilia Club", al fine di valorizzare le bellezze paesaggistiche di questa zona apuana, felicemente situata a confine fra le Regioni di Liguria e Toscana, organizza e indìce la settima edizione 2013 del Premio Letterario Europeo intitolato “Massa, città fiabesca di mare e di marmo".
Il Premio, aperto a tutti coloro che amano scrivere, si articola in cinque Sezioni:
Prima Sezione A) - Poesia a tema libero, edita o inedita, senza limite al numero dei versi (sono ammesse massimo DUE Poesie). Tratutti i concorrenti saranno proclamati cinque vincitori Assoluti:
1ºclassificato premio di € 600;
2º classificato € 500;
3º classificato € 400;
4º classificato € 300;
5º classificato € 200.
Pergamena ricordo e pregiata bottiglia di vino di Candia, Cena d'Onore e Ospitalità in Hotel nel pernottamento di sabato 28 Settembre a ognuno dei Vincitori. Le cinque poesie premiate saranno lette nelle Piazze e, pubblicate in plaquette, saranno distribuite in Teatro (fino a esaurimento copie) come Omaggio ai presenti alla Cerimonia di Premiazione sabato 28settembre. Attestati di Merito: altri Poeti verranno premiati con Pergamene-ricordo.N.B. Le poesie inviate a concorso, ognuna in 5 (cinque) copie anonime e non firmate, andranno spedite in plico ben chiuso all'Associazione Culturale “Versilia Club” Via Stradella, 112 - 54100 MASSA MS Tel.0585/807912
Assieme alle cinque copie verrà inserita dentro al plico una busta chiusa contenente i dati dell'Autore (nome - cognome - indirizzo - telefono fisso - cellulare - email per chi ce l'ha - cenni autobiografici. Ripetere il titolo delle Poesie inviate, dichiarando che le opere sono di propria creatività). Una
Giuria di alto profilo, il cui verdetto è inappellabile, aprirà le buste con i dati anagrafici soltanto a graduatoria di merito conclusa.
Seconda Sezione B) - Libro di Poesie edito (pubblicato negli ultimi dieci anni).
Premio di € 500 al più votato dalla Giuria. Il vincitore Assoluto, oltre a essere ospite con un familiare alla cena dei Poeti, sabato 28 settembre 2013, sarà anche ospite in Hotel nel pernottamento. Ai cinque finalisti andranno € 200 come gettone di presenza, pergamena-ricordo e pregiata bottiglia di vino di Candia. Spedire tre copie del libro assieme ai dati dell'Autore, all'indirizzo del VersiliaClub: Via Stradella 112 * 54100 MASSA MS.
Terza Sezione C) - Un Racconto in (max.) cento parole (ivi comprese congiunzioni e articoli).
Premio di € 500 al piu votato dalla Giuria. Inviare cinque copie anonime con (in busta chiusa) i dati dell'Autore, all'indirizzo del Versilia Club: Via Stradella 112 * 54100 MASSA MS. Il Vincitore Assoluto sarà Ospite con un familiare alla Cena dei Poeti sabato 28 settembre 2013; e ospite in Hotel nel pernottamento.
Ai cinque Finalisti andranno € 100 come gettone di presenza, pergamena-ricordo e pregiata bottiglia di vino di Candia. Segnalazione di merito: pergamena-ricordo e pregiata bottiglia di vino di Candia per altri Racconti particolarmente interessanti.È possibile entrare in gara con più Racconti, inviando le correlate quote.
Quarta Sezione D) - Libro di Narrativa edito (pubblicato negli ultimi dieci anni).
Premio di € 500 al piu votato dalla Giuria. Il Vincitore Assoluto sarà Ospite con un familiare alla Cena dei Poeti, sabato 28 settembre 2013; e anche ospite in Hotel nel pernottamento.
Ai cinque finalisti andranno € 200 come gettone di presenza, pergamena-ricordo e pregiata bottiglia di vino di Candia.
Spedire tre copie del libro assieme ai dati dell'Autore, all'indirizzo del
Versilia Club: Via Stradella 112 * 54100 MASSA MS.
Quinta Sezione E) - Poesia in dialetto (UNA o max. DUE poesie, allegando versione in italiano). Premio di € 300 alla più votata dalla Giuria. Il Vincitore Assoluto sarà Ospite con un familiare alla Cena dei Poeti sabato 28 Settembre 2013; e ospite in Hotel nel pernottamento.
Inviare cinque copie anonime con (in busta chiusa) i dati dell'Autore, all'indirizzo Versilia Club Via Stradella 112 * 54100 MASSA MS.
Ai dieci Finalisti pergamena-ricordo e pregiata bottiglia di vino di Candia. È previsto un riconoscimento per il migliore Giovane talento, Poeta non ancora maggiorenne alla data del 31/12/2013. Premio di € 150 al più votato dalla Giuria. Ai dieci Finalisti pergamena-ricordo.
1º) La quota di partecipazione per ciascuna Sezione del Premio è di € 20. Potrà essere inviata con assegno bancario o assegno circolare o vaglia, intestando a Versilia Club - 54100 MASSA MS. Se spedito in raccomandata, si può inviare la quota nel plico. Per pagamento con bonifico bancario IBAN: IT 48 P 02008 13604 000401414481 allegando la ricevuta al plico.
2º) Cerimonia di Premiazione in Teatro poi, a beneficio dei media, il gruppo di Vincitori, Finalisti nonché di tutti quei Poeti e Scrittori che vorranno essere presenti, sarà nelle Piazze del Centro Storico della Città, splendide per magnifici monumenti in marmo. Un DVD dell'evento sarà realizzato da “Videando Art” di Cristiano Papucci (cell. 348/6989365). 3º) Scadenza per l'invio di ogni elaborato fissata al 31 Luglio 2013. Cerimonia di Premiazione sabato 28 Settembre con inizio alle ore 15,30 nel Teatro dei Servi, a Massa (Toscana). Seguirà la passeggiata declamatoria nelle Piazze del Centro Storico, con Sbandieratori, Tamburini, Dame in costume rinascimentale. Poi, alle ore 20,00 la Cena d'Onore: Ospiti, assieme a un familiare, i Vincitori Assoluti delle 5 Sezioni, altri Poeti e Scrittori aventi titolo, i componenti della Giuria e i Consiglieri del Direttivo dell'Associazione. 4º) L'omaggio del pernottamento in Hotel (28 Settembre) è inteso per Vincitori Assoluti se provenienti da fuori Regione. 5º) I risultati finali del Premio saranno pubblicati il 15 settembre 2013 nelle pagine del Sito dell'Associazione: www.premiopoesiamassa.it Vincitori, Finalisti e Concorrenti meritevoli di Encomio saranno avvisati direttamente o per telefono o con SMS o con mail.
Per INFO e dettagli, chiedere al COORDINATORE RESPONSABILE del Premio, prof. Giuliano Lazzarotti * tel 0585/807912 cell. 338-6304153. www.premiopoesiamassa.it email: info@premiopoesiamassa.it versiliaclub@libero.it P.S. * Gli asterischi posti davanti all'indirizzo di Poeti e Scrittori attestano le annuali partecipazioni al Premio Letterario “Massa città fiabesca”. Al conseguimento del terzo asterisco l'Autore riceverà in omaggio la Tessera di Socio Onorario del Versilia Club.
*
I Libri inviati a Concorso, a cura della Associazione Versilia Club verranno distribuiti (senza scopo di lucro) a Centri Culturali, Scuole, Biblioteche, Unitre, con intenti di promozione e diffusione affinché possano incontrare molti nuovi Estimatori e Lettori.
Francesco Mulè

sabato 9 marzo 2013

Per la festa della donna . Francesco Mulé


IL CUORE CANTA...
(per la festa della donna)

Il cuore canta al suono d'un violino,
cullato al dolce odor di primavera;
si sente la sua voce assai sincera
e fresca come l'aria del mattino.

Cinguetta al bel momento il canarino;
giuliva sta a danzar pur la sera,
a tante stelle unita e tanto fiera
degli astri che dan luce nel cammino.

Si tinge l'orizzonte oggi di rosa;
allodole e cicale tutte in coro
fan festa alla giornata assai gioiosa.

A stanche membra arrechi tu ristoro;
per questo t'offro un fiore di mimosa:
di singolar amor, perciò, t'indoro.

Al pari dell'alloro,
che fregia il grande ed eccellente vate,
queste fragranze a te son dedicate.


Francesco Mulè

Serena e felice festa della Donna.... SEMPRE!

FRANCESCO MULÈ

sabato 2 marzo 2013

Vallecrosia : Grande successo per il terzo reading di poesie allo “Smile” di Francesco Mulè


Vallecrosia
Grande successo per il terzo reading di poesie allo “Smile”
di Francesco Mulè

Un pomeriggio trionfale, il terzo, nel ciclo dei “Venerdì culturali”, dedicato alla lettura di componimeti poetici, alcuni in perfetta metrica, altri in versi liberi, ma tutti molto intensi e ricchi di emozioni.
Un trionfo letterario/culturale il terzo recital di poesia, svoltosi, ieri pomeriggio, nella sede del Circolo culturale “Smile” di Vallecrosia con buona partecipazione di autrici e autori locali e non. Incontro di animi che hanno contribuito a creare una giocosa atmosfera poetica. Un pomeriggio veramente speciale che ha inteso sottolineare l'importanza del momento letterario/poetico e, perché no?, sociale.
Puntuale e costante la presenza dei poeti locali, tra i quali sono da segnalare: Andrea Luna (ragazza 17enne molto ricca di buoni sentimenti),Tiziana Gazzano e mamma, Renza Costamagna, Lucia Palombi e mamma, Fernando Amalberti e consorte, Franco Zoccoli, Pietro Raneri che, oltre ad aver curato diligentemente il servizio fotografico, ha declamato “Riviera”, una delle tante liriche di Odette Yvonne Pace. Qualche poesia è stata letta anche dal segretario dott. Eduardo Raneri e dal presidente del sodalizio.
Accolti fostosamente anche gli amici poeti che hanno continuato a spedire via mail i loro elaborati poetici dalle varie regioni d'Italia. Tra questi: Sebastiano Bandieramonte, Maurizio Bacconi, Lino D'Amico, Virginia Murru, Sara Rodolao, Roberto Mestrone, Fulvia Marconi, Maria Rizzi, Laura Ficco.
Non sono mancati i commenti tutti positivi da parte dei presenti. Il presidente, visto il successo di quest'ultimo incontro e in considerazione dell'entusiasmo dei partecipanti, ha voluto ricordare, con viva soddisfazione, che il recital di poesia è ormai un progetto letterario/culturale che il Circolo “Smile” intende portare avanti ogni primo venerdì del mese.
L'iniziativa, ritenuta interessante da parte del Direttivo, dai soci e simpatizanti dello “Smile”, ritiene compito precipuo quello di dar vita a un vero laboratorio letterario impregnato di spirito umanistico, capace di allargare nuovi orizzonti culturali al fine di offrire nuove emozioni varie e variegate, nonché bellezza di valori essenziali che possano lasciare nel cuore di ciascun partecipante nuovi motivi di riflessione e di luce interiore, capaci di suscitare nell'animo del cantore di sentimenti un vero e proprio senso di magia, destinato ad essere avvertito nel più profondo della propria interiorità.
“Motivo fondamentale, questo, -sottolinea il presidente- per una maggiore diffusione e valorizzazione, da parte del sodalizio, della cultura della poesia nello specifico e nella scrittura, in generale, perché se ne possa ricavare una grande utilità socio-culturale. Positiva, dunque, la promozione mensile di un pomeriggio di lettura di liriche anche in dialetto (con traduzione in lingua) di poeti di tutta Italia, nell'ambito dei “Venerdì culturali” che tanto successo hanno registrato negli anni lontani”.
Prossimo appuntamento, venerdì 5 aprile 2013, ore 15,30, al Circolo culturale Smile (Via Colonnello Aprosio – accanto alla sede della Protezione civile) in Vallecrosia.Viene ricordato, infine, che gli elaborati possono essere inviati (con partecipazione libera e gratuita) entro il 4 aprile prossimo anche via mail: francescoo.mule@gmail.com. Per info: tel. 0184/250432/298537 oppure 340/7939855.
Un brindisi alla eccellente riuscita del pomeriggio poetico e una squisita torta preparata da Lucia Palombi hanno chiuso in maniera soddisfacente l'incontro letterario allo Smile.
Francesco Mulè