mercoledì 14 giugno 2017

Ventimiglia. Domanda per sostenere famiglie disagiate - Francesco Mulè

Ventimiglia.  Domanda per sostenere famiglie disagiate

Ventimiglia. Il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà (introdotta dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208) che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizione di povertà nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile, anche maggiorenne, o una donna in stato di gravidanza accertata.

Il sussidio è subordinato all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati ed enti no profit. Il progetto coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e bambini sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. Le attività possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L'obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l'autonomia.

Come fare domanda?
La domanda può essere presentata al comune di residenza da un componente del nucleo familiare tramite il modulo (pdf 552KB) disponibile online. Al momento della presentazione della domanda il richiedente deve essere in possesso di un'attestazione ISEE in corso di validità.

In merito alla Carta Sia i cittadini del Comune di Ventimiglia possono rivolgersi allo Sportello di Segretariato Sociale il mercoledì dalle ore 9 alle ore 13 (senza appuntamento) o telefonare al numero 0184/6183222 e chiedere un appuntamento.

Quali sono le novità del 2017?
Per quanto riguarda la condizione economica, il nucleo familiare deve essere in possesso di una Dichiarazione Sostitutiva Unica ( DSU) ai fini ISEE in corso di validità, da cui derivi un valore ISEE inferiore o uguale a 3.000 euro.

Per accedere al beneficio il nucleo familiare del richiedente dovrà ottenere un punteggio relativo alla valutazione multidimensionale del bisogno uguale o superiore a 25 punti (il tetto iniziale di 45 punti è stato abbassato a 25 punti a decorrere dal 30 aprile 2017, ai sensi del Decreto interministeriale 16 marzo 2017).
Inoltre, i componenti del nucleo familiare non devono godere di ulteriori trattamenti economici, anche fiscalmente esenti, di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concessi dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni che siano superiori a 600 euro mensili, elevati a 900 euro in caso di presenza nel nucleo di persona non autosufficiente, come definita ai fini ISEE e risultante nella DSU.                                                                                                          

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