mercoledì 21 gennaio 2015

Ventimiglia “E ci si trova dall'altra parte”: docufilm di Nicola Farina di Francesco Mulè

Ventimiglia

“E ci si trova dall'altra parte”: docufilm di Nicola Farina

di Francesco Mulè

 

 

Sabato 24 gennaio 2015, alle ore 16,30, presso la Civica Biblioteca Aprosiana di Via Cavour, 61, in Ventimiglia, sarà presentato il documentario della durata di 75 minuti “E ci si trova dall'altra parte” di Nicola Farina, autore e regista di Sanremo.  

Jacqueline e Liliane, sorelle orfane di guerra originarie di Realdo, sulle Alpi Liguri, sono separate in conseguenza dell'annessione di Briga alla Francia nel 1947. Jaqueline, italiana, ricorda gli ultimi istanti dei genitori prima di essere fucilati dai partigiani. Liliane, francese, parte da Nizza alla ricerca delle tracce del passato che ne imprigiona i ricordi.

Nicola Farina, studioso di geografia storica e etnologia, dal 2007 lavora in Francia. È direttore artistico del festival “La 1ère Fois” di Aix en Provence e coordinatore generale del progetto transfrontaliero di scrittura di critica cinematografica “Dépaysements/ Spaesamenti” con “Airelles vidéo” e “Centro Cooperazione Culturale Torino”.

Il titolo, «E ci si trova dall’altra parte», scritto e diretto da Nicola Farina, s’ispira ad una citazione tratta dal romanzo “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino, partigiano sulle Alpi Liguri ai tempi della Resistenza. Farina racconta la storia di Liliane e Jacqueline, sorelle e orfane di guerra, adottate da due famiglie di Realdo, ma separate l’una dall’altra. Il docufilm è prodotto da Airelles Vidéo.

Un'occasione, questa, per ricordare la difficile storia di Briga e Realdo, dalla fine della II Guerra Mondiale e restituire il giusto valore alla memoria. Con il Trattato di Pace del 1947, l’allora Comune di Briga Marittima, fu diviso in tre centri. Alla Francia andò l’area dell’Alta Valle Roja, che diventò il Comune di La Brigue, al Piemonte toccò il Comune di Briga Alta, mentre la frazione di Realdo fu concessa al Comune di Triora.                                                                               Ingresso libero. La cittadinanza è invitata.                                                                                  Francesco Mulè

 

 

 

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