Evitiamo la pazzia di codesto Silvio!
Nos, patres conscripti, autem fortes viri,
noi, senatori, uomini forti,
facere rei publicae videmur
riteniamo di aver fatto abbastanza per la salvezza della Repubblica
si istius furorem vitabimus.
se eviteremo la furia di costui.
Oportet, iam pridem, insolens beateque Silvi,
È necessario, già da tempo, insolente e beato Silvio,
te, iussu praesidis, duci
che tu, per ordine del presidente, sia condotto
ad finem tuae insaniae
alla fine della tua follia
et in te conferri finem
e che contro di te sia portata quella fine
quam tu in nos (omnes iam diu) machinaris.
che tu ordisci (quotidianamente) contro noi tutti.
Silvi, vivis,
Silvio, tu vivi
et vivis non ad deponendam,
e vivi non per deporre,
sed ad confirmandam audaciam.tuam.
ma per confermare il tuo ardire.
Vox populi, vox Dei!
Voce di popolo, voce di Dio!
Cupio, patres conscripti,
Desidererei,
o Senatori,
me esse clementem,
poter
essere clemente,
cupio in tantis rei publicae periculis medesidererei di non sembrare staccato
non dissolutum videri,
dagli immensi pericoli della Repubblica,
sed iam me ipse
ma già da me stesso
inertiae nequitiaeque condemno.
mi accuso di inerzia e di inettitudine.
Gloria in aeternum tibi, semper innocue Silvi!
Gloria a te per tutti i secoli avvenire, o Silvio sempre innocuo!
Francesco Mulè
Vallecrosia, 04/8/2013 – ore 18:14
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