venerdì 17 marzo 2017

Ventimiglia. Sabato 18 marzo incontro formativo 'Lo spazio come strumento educativo - Francesco Mulè

Ventimiglia. Sabato 18 marzo incontro formativo 'Lo spazio come strumento educativo'

Ventimiglia. “Lo spazio ben fatto: progettazione di ambienti formativi in contesti 0-6 anni”: ecco il titolo dell’incontro che si terrà sabato 18 marzo a Ventimiglia dalle 9 alle 13, presso la nuova sala polivalente sopra il Chiostro della Chiesa Sant’Agostino. L’evento si inserisce in una cornice di appuntamenti che hanno registrato sin dal primo incontro un altissimo interesse facendo presto raggiungere la quota massima di iscrizioni permesse. Il corso di formazione - rivolto ad educatori e insegnanti dei servizi alla prima infanzia - si concluderà il 20 maggio.
Il corso si svolge nelle tre città capofila di distretto della provincia (Ventimiglia, Sanremo, Imperia) e vede coinvolti Enti locali e MIUR nel compartecipare alla sua realizzazione; fortemente voluta dall’Assessore Vera Nesci presidente del DSS1 ventimigliese anche in ragione della prossima applicazione dei decreti attuativi riguardanti la legge n. 107 del 2015 sulla “buona scuola” sul sistema integrato di educazione ed istruzione dalla nascita fino a sei anni, l’iniziativa è sostenuta da tutti i sindaci del distretto sociosanitario con il supporto del direttore sociale Monica Bonelli.
La programmazione tecnica dell’evento è stata curata dalla coordinatrice pedagogica di distretto M. Grazia Fossati, la quale ha partecipato ai lavori di un sottogruppo di lavoro provinciale che, per l’occasione, si è avvalso del supporto scientifico di pedagogisti riconosciuti a livello nazionale ed europeo.
Il tema dell’incontro verterà sull’attenzione e la cura dello spazio come strumento che esprime scelte educative degli adulti e possibilità di relazione e di conoscenza dei bambini che lo abitano.
Modi diversi di vivere, di pensare e costruire lo spazio, cambiano anche in ragione delle diverse età dei bambini che frequentano i nidi o le scuole dell’infanzia: i sistemi educativi devono invece trovare dimensioni di continuità ed incontrarsi guardando all’unicità e centralità del bambino. Il percorso formativo si propone di sollecitare riflessioni per favorire lo sviluppo di un linguaggio e di pratiche comuni a partire da cornice teorica di riferimento (le categorie interpretative dello spazio educativo: spazio della percezione e della rappresentazione mentale, spazio vissuto, spazio ecologico…) e di stimolare assunzioni di responsabilità su scelte didattiche, magari con l’avvio di microsperimentazioni.

(Francesco Mulè)



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