UNA
NOTA DI CRITICA A MARIA DI BLASIO
Insegnante
in pensione dal 2003, impegnata nel sociale, coltiva molti hobbies,
tra i quali quello della poesia e della scrittura in genere alle
quali dedica buona parte del suo tempo. Passione, vocazione e amore
che le hanno permesso di raggiungere lusinghieri traguardi con
riconoscimenti e apprezzamenti in concorsi letterari nazionali e
internazionali, nonché inserimenti di parecchie sue liriche in
riviste culturali e antologie poetiche. Al suo attivo la
pubblicazione di tre sillogi poetiche: “Le
voci del cuore”
2007, “Emozioni”
2008, entrambe per i tipi delle Edizioni “La Luna”; terza
raccolta “Fiori
di... versi”
(Zikkurat Edizioni & Lab 2010).
Maria
Di Blasio nasce per scrivere e narrare le proprie sensazioni,le più
vive emozioni, e la Sua passione / vocazione è e rimane la poesia
perché, attraverso di essa, si esprime con tutta l'eleganza che Le è
propria. La Sua non è lirica della disperazione, la Sua è lirica
della malinconia; è inno alla vita, mai alla morte; è canto dello e
per lo spirito, non sterile elegia. In tutti i Suoi canti si sente la
pulsazione di un cuore. È la poesia del cuore, la Sua, mai la poesia
della ragione. Nel Suo poetare si sente, da molto lontano,
l'insistente voce del cuore, di quel cuore che parla, che scrive e
racconta i suoi segreti contenuti. Nel Suo intimo travaglio di poeta
c'è un poetare squisitamente suggestivo e reale, spontaneo e
ricamato di naturalezza e, sicuramente, di tanta musicalità.
La
disperante situazione dell'uomo di oggi viene dalla Nostra risolto
con la riflessione, attraverso la poesia, come strumento di
liberazione e attraverso la poesia “fertile”.
Ha
sempre avuto con la scrittura un rapporto vitale e di forte carica
emotiva, un rapporto che,
in itinere, ha
trovato la sua bellezza espressiva, a cominciare dalla prima raccolta
“Le voci del
cuore”, molto
apprezzata dalla critica.
Le
parole delle Sue liriche diventano linguaggio, pronunciato in
situazioni vissute; l'operazione che Ella conduce, attraverso i Suoi
versi, è, senza alcun dubbio, quella di dare voce alle singole
parole del cuore che vanno a maturare nei vari avvenimenti umani,
trasformandole in un linguaggio poetico spiritualmente intenzionale,
costruito per significare affetti familiari e messaggi etici e
sociali, desideri e speranze inespressi e reconditi.
È
la frequente e insistente voce del cuore che permette alla Nostra di
evocare le passate stagioni e, inoltre, di scrutare e suggerire i
Suoi sentimenti, i Suoi sogni, il Suo vissuto quotidiano di gioie,
vuoi nel campo familiare, vuoi nel sociale. Liriche diblasiane,
intrise di amore, quindi, personali che vengono a rivelare
sicuramente naturalezza, sincerità e luminosità di espressione.
Il
Suo poetare è ricco di suggestioni affettive e scorre come acqua
limpida di sorgente che mira a dissetare la continua e frequente
ricerca dell'uomo contemporaneo di risposte ai molteplici temi
dell'esistenza umana.
I Suoi scorrevoli e
intensi versi parlano quel linguaggio chiaro della verità libera da
residui ideologici e cantano la melodia d'amore che il cuore Le detta
e Le suggerisce, al fine di colmare quel vuoto e quelle carenze di
vita quotidiana che facilmente la Nostra, poeta per eccellenza,
riesce a superare magistralmente.
Lo
stile e il ritmo delle liriche si rivelano sempre delicati, molto
soavi e soffusi di pathos interiore da cui discende la quotidianità
umana della Di Blasio, il Suo continuo bisogno di interrogare la
vita, il mistero del bene e del male. I Suoi sono componimenti /
diari in cui la parola si arricchisce di immagine, di musica, di
metafore, di simboli; i Suoi sono versi ricchi di speranza e di
certezza, di ricordi e di fantasie, di amore e di fede: elementi
piuttosto frequenti nella poetica diblasiana.
“Così
gli occhi dell'amore sorridono, / il cuore si colma di gioia: /
anch'io inizio la / mia giornata in pace, / in serenità e in nome di
Dio” (Guardare
con gli occhi dell'amore
– da “Le
voci del cuore”).
“Piccolina,
[…],
gli occhi vispi da birichina, / mi tendevi la mano. / A me ti
aggrappavi perché ti proteggessi / lungo il sentiero della vita”
(Ricordi
– da “Le
voci del cuore”).
La
seconda raccolta di Maria Di Blasio “Emozioni”
si apre con l'omonimo testo che ci partecipa questi bellissimi e
incantevoli versi: “Il
cuore sfarfalla, / la mente s'invola, / il pensiero si libra /
leggero sull'ali / dell'etereo nulla. (…) Come incantata, / ascolto
il mio cuore”.
E
ancora, la voce del cuore con la Poeta della vita, della luce, dei
sogni e delle speranze. Vate, la Di Blasio, che, nel tracciare
pennellate policrome, ci fa sentire emozioni le più svariate,
portandoci ad ammirare ed apprezzare, attraverso la scorrevolezza e
la espressività del Suo linguaggio, le meraviglie dell'esistenza
umana nella sua interminabile quotidianità.
“Le
tre di mattina, ancora notte fonda. / Visione fantastica sotto i miei
occhi, / quasi un presepe. / Dai vetri della finestra, / osservo il
panorama irreale / delle mille luci della città”
(Le
mille luci della città).
Mria
Di Blasio si presenta ai Suoi lettori come la narratrice
dell'interiorità, dello studio introspettivo dell'anima e,
ovviamente, come la Poeta della ricerca dell'Io, attraverso l'analisi
del proprio vissuto esistenziale. La Sua è una poesia ispirata,
occasionale, non scritta per le circostanze, su ordinazione o a
comando.
“Emozioni”
si rivela un'opera poetica coinvolgente e i versi sono una proposta
di armonie con un messaggio incorporato; rappresenta un
corpus
ricco, vario, composito per la forza dei temi trattati dall'Autrice.
I componimenti della presente silloge -come, del resto, in tutte le
altre raccolte- sono racconti di vita, frammenti di una storia
personale che ripercorrono l'esistenza dell'uomo con tutte le sue
gioie, i suoi dolori, i grandi sogni, le sue improvvise e inaspettate
delusioni.
Sono
silenzi di meditazione dettati dalla voce dell'anima; sono preziose
perle di elevato valore sentimentale, psicologico e, sicuramente,
culturale. Sono brevi flash che sanno parlare con molta sincerità
d'amore, di amicizia, di dolore, di gioie.
In
questo Suo secondo travaglio, dopo i consensi della critica
registrati da “Le
voci del cuore”,
tra le cui pagine leggiamo la narrazione della quotidianità
esistenziale con tutti i suoi corollari, sereni e tempestosi, Maria
Di Blasio raggiunge un raffinato grido di fascinazione lirica con uno
stile di scrittura più immediata, più spontanea e sincera nei
contenuti espressivi, dove l'animo riesce a fondersi con il pensiero
creativo.
“Emozioni”
viene
a rivelarsi un'opera letteraria, caratterizzata da un lavoro di
esaltazione della parola singola sia nei suoi valori di sonorità e
di ritmo, sia in quelli di intensità emotiva. La Nostra usa molto
bene la lingua parlata, sommessa, la lingua di tutti i giorni e di
tutti gli uomini. Per quanto riguarda la metrica, essa è affidata al
ritmo intensamente sonoro delle singole parole. Poeta della parola
che riesce a parlare con la ricchezza e la profondità della Sua
psiche. Poesia dell'essenza, la Sua, quindi della parola / essenza.
La
Di Blasio fa piazza pulita delle vecchie forme e della vecchia
retorica, riscoprendo il verso / immagine, il verso / concetto nella
sua esplicita essenzialità. La Sua poesia, prettamente
autobiografica, è la (ri)costruzione e la (ri)conquista della Sua
vita nei particolari dettagli spazio / temporali.
Altri
'fiori' di elevato contenuto letterario / culturale e, perché no?,
di straordinario profumo spirituale vengono letti con vivo interesse
nella terza silloge poetica “Fiori
di... versi”.
Una raccolta di liriche ricche di pensiero e di profonda interiorità
in cui l'Autrice si immerge totalmente in un simbolico viaggio fino
alla completa esplorazione del proprio animo, quando il monologo si
trasforma in dialogo con una voce capace di sviluppare tutta una
serie di ritratti tali da creare un perfetto connubio tra il
personale e il sociale.
“Come
bottoni d'oro, / le primule hanno rubato / al sole il colore / per
scaldare la terra / e dell'uomo il cuore” (Le
primule);
“... le violette del mio giardino / si sono affacciate / sulle
foglie verdi a cuore...” (Le
violette);
e così tanti altri 'fiori' in tutte le liriche di quest'ultima opera
letteraria, “Fiori
di... versi”,
risultante di più parti anche autonome, ma collegate fra loro per la
comune tematica: colori, profumi, eleganza, delicatezza, fascino.
Opera
letteraria che ha conosciuto vari apprezzamenti e riconoscimenti con
brillanti recensioni in diversi periodici letterari. Poeta che,
grazie alla forza neorealista della Sua poetica, viene richiesta a
far parte di varie commissioni giudicatrici italiane ed estere.
Tanti
altri 'fiori', dicevamo, quali le primule, l'orchidea, la mimosa, il
glicine bianco e il glicine azzurro, la rosellina gialla, il cactus
-“una vera meraviglia della natura”- sono oggetto di attenzione e
di predilezione da parte della Di Blasio. Forte e delicata la
titolazione della raccolta, come forti e delicati sono i versi che la
compongono. 'Fiori' -”A
Pierluigi”,
“Ad
Eluana”,
“Madre”,
“A
Rosanna”
e tantissimi altri, sono quei componimenti che vengono ad
impreziosire il terzo libretto per le caratteristiche della
suggestività musicale, della energia evocativa, della creatività
fantastica, dell'intensità poetica e della ricchezza del pensiero.
“Fiori
di... versi”
rappresenta quella viva testimonianza di “calore”, di “amore”
e “veridicità”: elementi, questi, sostanzialmente presenti nella
lirica diblasiana che, grazie alla forza magnetica della parola /
immagine, ha trovato, anche in questi altri versi, il consenso della
critica. Questi, tra gli elementi fondamentali che stanno a
caratterizzare la poetica della Di Blasio: etica, umanità,
sensibilità, spiritualità e amore, di cui sono intrisi i versi che
riescono a parlare al cuore del lettore.
“Sotto
un cipresso / volesti dormire, / perché il canto degli uccelli /
potessi ascoltare. […] Un giorno anch'io verrò / e continuerò ad
accarezzare, / come allora, i mille sogni / della tua scanzonata
gioventù,...”
(A
Pierluigi);
“Quando
sento lo slancio della tua voce argentina, / al telefono, fresca,
affettuosa pronunciare: '… O nonna!' il cuore mi balza nel petto.
[…] Francesca, il pensiero corre spessissimo / a te e si acquieta
sapendoti felice. / Anche per me esiste la felicità, / si è felici
veramente / quando si gode della felicità altrui... / ...ed io godo
della tua felicità”
(
“... O nonna...” -a Francesca-);
“...
augurarti di raggiungere lunga vita / (e tutte le speranze pienamente
realizzate)”
(A
Rosanna);
“...
Ti porteremo sempre nel nostro cuore / come luce splendente / che non
oscurerà mai, / e la certezza che sei / il nostro Tesoro in cielo”
(Ad
Ileana).
Tutte liriche, queste, insieme a tante altre, bagnate dalla
'pioggerellina' di un cuore che sa amare e sa parlare con la voce
dell'umiltà, dell'umanità, della serenità e della pace interiore.
Mi
permetta e mi consenta, l'Autrice, una considerazione mia personale.
Il poeta, come il pittore, non può staccarsi dalla realtà per
isolarsi in un mondo che fu soltanto del fantastico, dell'immaginario
e dell'invenzione. La poesia non è un fatto assolutamente personale
o circoscritto; essa deve riguardare e coinvolgere tutti. La
socialità dell'arte, perché poesia è arte, è nei contenuti
espressi, pur dolorosi o drammatici che siano. Tutto questo
appartiene sicuramente alla Nostra, perché, per la nostra Poeta, la
poesia, essendo arte, non è solo una finalità ma è anche un mezzo:
quello che serve per leggere, per scoprire, capire e conoscere il
mondo.
Maria
Di Blasio è la poeta del nostro tempo, è un'anima che comunica
magistralmente emozioni e sentimenti di immenso valore artistico.
L'analisi delle tre sillogi diblasiane ci ha permesso di respirare e
navigare una poesia così sincera, pura e autentica da obbligarci a
trascendere il continuo imperversare del materialismo quotidiano che
ci viene elargito insistentemente dalla moderna e tempestosa
tecnologia.
Non
possiamo concludere il nostro simbolico viaggio nel mondo
dell'interiorità umana e poetica di Maria Di Blasio senza aver
affermato, con viva risolutezza, che Ella viene a rivelarsi la
narratrice della voce del cuore in tutte le sue molteplici forme e
manifestazioni, in tutti i suoi palpiti; le sue tre raccolte di versi
vengono a suggellare il grande valore della poesia, come la pura e
vera poesia della vita.
“Le
voci del cuore”,
“Emozioni”,
“Fiori
di... versi”,
una trilogia che merita di essere letta e riletta con vivo interesse.
Maria
Di Blasio, Poeta dell'uomo in perenne cammino e, sicuramente,
esaltatrice di quel nobile sentimento che chiamiamo... AMORE.
Vallecrosia,
01 maggio (Festa del Lavoro) 2013 – ore 18,54
Prof.
Francesco Mulè
(Poeta,
critico letterario, promotore culturale, presidente del Circolo
Culturale “Smile”, giornalista)
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