poesie di Virginia Murru
T’INSEGNERÒ (Dedicata ad un figlio)
con
le armi severe dell’ostinazione
ripide
scale dell’audacia
senza
cadere nell’insidia dell’inganno.
e
a riparare in rifugi di
quando
la vita nega la realtà
in
soffici cuscini di bambagia.
l’unica
bellezza che non può invecchiare
solo
se saprai riconoscerlo
come
originale fra tante copie false.
E
t’insegnerò a sbagliare
congenita
è questa dannazione
T’insegnerò
a non mentire
anche
se la verità è porta da
E
capirai che la vita- è come stallone ribelle
redini
non ti basteranno.
e
a non scappare se troverai il dolore.
nella
corsa ad ostacoli dell’umana ambizione
a
spezzare i suoi artigli, a
non
si fanno attraversare da condoni
senza
sbagliare in perizia
piane-
rettangoli o quadrati
non
puoi definirne l’area
Un
dolore così è insofferente al dettaglio
conduce
in austerità lontane
tutte
le ragioni della sua strada
e
conoscerò l’insidia della perfezione.
il
dire ignorante dell’arresa
è
più cieca del silenzio.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
All’amicizia
lasci deleghe di soccorso
orgogli
da cancellare sull’apparire.
le
tue imperfezioni- e con ripari indulgenti
berrà
fiele dal calice del mentire
vino
effervescente dalle tue
Amico
sarà chi vedendoti vinto e innocente
in
angoli avversi- portare in terra sicura il riscatto.
quando
devi vedere l’erta
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Breve
nota di critica di Francesco Mulè alla poesia di Virginia Murru
Sei
la poeta di sempre! Quanto da sempre ti dico, esprimendoti le mie
sporadiche impressioni dopo la lettura di alcune tue poesie (proprio
pizzicate qua e là), ora confermo. Ho letto con attenzione e, ti
dico ancora, con vivo interesse, i tuoi quattro lavori, inviatimi
qualche giorno fa, e, ti confesso, li ho trovati molto intensi e
didattico / pedagogici. Liriche, queste, che rivelano sicuramente
naturalezza, sincerità e luminosità di espressione. Fotogrammi e
scatti fotografici di un animo di viva e autentica sensibilità,
ricco di quella testimonianza poetica che ha bisogno di aprirsi per
liberarsi e librarsi verso lo stadio della spiritualizzazione.
Scritti, i tuoi, che, in brevi parole, racchiudono il risultato di
osservazioni profonde ed esperienze personali: pseudoaforismi che
comprendono tutta la complessità del tuo pensiero. Aggiungo che il
piacere che provo leggendo le tue composizioni pochi altri poeti me
lo danno.
Assaporo
immediatamente un che di libero! La tua poesia comunica un autentico
senso di libertà! I versi non sono mai scontati. Non solo: non sono
mai prevedibili. Sia nel loro ductus di significato sia nel loro
ritmo: c’è sempre qualcosa che li caratterizza.
Prendi
ancora questo mio volante giudizio per quello che vale. Ma che sia
sincero è inutile che te lo assicuri.
Ad
meliora et maiora semper!
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