domenica 28 luglio 2013

UNA NOTA DI CRITICA A MARIA DI BLASIO

UNA NOTA DI CRITICA A MARIA DI BLASIO

Insegnante in pensione dal 2003, impegnata nel sociale, coltiva molti hobbies, tra i quali quello della poesia e della scrittura in genere alle quali dedica buona parte del suo tempo. Passione, vocazione e amore che le hanno permesso di raggiungere lusinghieri traguardi con riconoscimenti e apprezzamenti in concorsi letterari nazionali e internazionali, nonché inserimenti di parecchie sue liriche in riviste culturali e antologie poetiche. Al suo attivo la pubblicazione di tre sillogi poetiche: “Le voci del cuore” 2007, “Emozioni” 2008, entrambe per i tipi delle Edizioni “La Luna”; terza raccolta “Fiori di... versi” (Zikkurat Edizioni & Lab 2010).
Maria Di Blasio nasce per scrivere e narrare le proprie sensazioni,le più vive emozioni, e la Sua passione / vocazione è e rimane la poesia perché, attraverso di essa, si esprime con tutta l'eleganza che Le è propria. La Sua non è lirica della disperazione, la Sua è lirica della malinconia; è inno alla vita, mai alla morte; è canto dello e per lo spirito, non sterile elegia. In tutti i Suoi canti si sente la pulsazione di un cuore. È la poesia del cuore, la Sua, mai la poesia della ragione. Nel Suo poetare si sente, da molto lontano, l'insistente voce del cuore, di quel cuore che parla, che scrive e racconta i suoi segreti contenuti. Nel Suo intimo travaglio di poeta c'è un poetare squisitamente suggestivo e reale, spontaneo e ricamato di naturalezza e, sicuramente, di tanta musicalità.
La disperante situazione dell'uomo di oggi viene dalla Nostra risolto con la riflessione, attraverso la poesia, come strumento di liberazione e attraverso la poesia “fertile”.
Ha sempre avuto con la scrittura un rapporto vitale e di forte carica emotiva, un rapporto che, in itinere, ha trovato la sua bellezza espressiva, a cominciare dalla prima raccolta “Le voci del cuore”, molto apprezzata dalla critica.
Le parole delle Sue liriche diventano linguaggio, pronunciato in situazioni vissute; l'operazione che Ella conduce, attraverso i Suoi versi, è, senza alcun dubbio, quella di dare voce alle singole parole del cuore che vanno a maturare nei vari avvenimenti umani, trasformandole in un linguaggio poetico spiritualmente intenzionale, costruito per significare affetti familiari e messaggi etici e sociali, desideri e speranze inespressi e reconditi.
È la frequente e insistente voce del cuore che permette alla Nostra di evocare le passate stagioni e, inoltre, di scrutare e suggerire i Suoi sentimenti, i Suoi sogni, il Suo vissuto quotidiano di gioie, vuoi nel campo familiare, vuoi nel sociale. Liriche diblasiane, intrise di amore, quindi, personali che vengono a rivelare sicuramente naturalezza, sincerità e luminosità di espressione.
Il Suo poetare è ricco di suggestioni affettive e scorre come acqua limpida di sorgente che mira a dissetare la continua e frequente ricerca dell'uomo contemporaneo di risposte ai molteplici temi dell'esistenza umana. I Suoi scorrevoli e intensi versi parlano quel linguaggio chiaro della verità libera da residui ideologici e cantano la melodia d'amore che il cuore Le detta e Le suggerisce, al fine di colmare quel vuoto e quelle carenze di vita quotidiana che facilmente la Nostra, poeta per eccellenza, riesce a superare magistralmente.
Lo stile e il ritmo delle liriche si rivelano sempre delicati, molto soavi e soffusi di pathos interiore da cui discende la quotidianità umana della Di Blasio, il Suo continuo bisogno di interrogare la vita, il mistero del bene e del male. I Suoi sono componimenti / diari in cui la parola si arricchisce di immagine, di musica, di metafore, di simboli; i Suoi sono versi ricchi di speranza e di certezza, di ricordi e di fantasie, di amore e di fede: elementi piuttosto frequenti nella poetica diblasiana.
Così gli occhi dell'amore sorridono, / il cuore si colma di gioia: / anch'io inizio la / mia giornata in pace, / in serenità e in nome di Dio” (Guardare con gli occhi dell'amore – da “Le voci del cuore”).
Piccolina, [], gli occhi vispi da birichina, / mi tendevi la mano. / A me ti aggrappavi perché ti proteggessi / lungo il sentiero della vita” (Ricordi – da “Le voci del cuore”).
La seconda raccolta di Maria Di Blasio “Emozioni” si apre con l'omonimo testo che ci partecipa questi bellissimi e incantevoli versi: “Il cuore sfarfalla, / la mente s'invola, / il pensiero si libra / leggero sull'ali / dell'etereo nulla. (…) Come incantata, / ascolto il mio cuore”.
E ancora, la voce del cuore con la Poeta della vita, della luce, dei sogni e delle speranze. Vate, la Di Blasio, che, nel tracciare pennellate policrome, ci fa sentire emozioni le più svariate, portandoci ad ammirare ed apprezzare, attraverso la scorrevolezza e la espressività del Suo linguaggio, le meraviglie dell'esistenza umana nella sua interminabile quotidianità.
Le tre di mattina, ancora notte fonda. / Visione fantastica sotto i miei occhi, / quasi un presepe. / Dai vetri della finestra, / osservo il panorama irreale / delle mille luci della città” (Le mille luci della città).
Mria Di Blasio si presenta ai Suoi lettori come la narratrice dell'interiorità, dello studio introspettivo dell'anima e, ovviamente, come la Poeta della ricerca dell'Io, attraverso l'analisi del proprio vissuto esistenziale. La Sua è una poesia ispirata, occasionale, non scritta per le circostanze, su ordinazione o a comando.
Emozioni” si rivela un'opera poetica coinvolgente e i versi sono una proposta di armonie con un messaggio incorporato; rappresenta un corpus ricco, vario, composito per la forza dei temi trattati dall'Autrice. I componimenti della presente silloge -come, del resto, in tutte le altre raccolte- sono racconti di vita, frammenti di una storia personale che ripercorrono l'esistenza dell'uomo con tutte le sue gioie, i suoi dolori, i grandi sogni, le sue improvvise e inaspettate delusioni.
Sono silenzi di meditazione dettati dalla voce dell'anima; sono preziose perle di elevato valore sentimentale, psicologico e, sicuramente, culturale. Sono brevi flash che sanno parlare con molta sincerità d'amore, di amicizia, di dolore, di gioie.
In questo Suo secondo travaglio, dopo i consensi della critica registrati da “Le voci del cuore”, tra le cui pagine leggiamo la narrazione della quotidianità esistenziale con tutti i suoi corollari, sereni e tempestosi, Maria Di Blasio raggiunge un raffinato grido di fascinazione lirica con uno stile di scrittura più immediata, più spontanea e sincera nei contenuti espressivi, dove l'animo riesce a fondersi con il pensiero creativo.
Emozioni” viene a rivelarsi un'opera letteraria, caratterizzata da un lavoro di esaltazione della parola singola sia nei suoi valori di sonorità e di ritmo, sia in quelli di intensità emotiva. La Nostra usa molto bene la lingua parlata, sommessa, la lingua di tutti i giorni e di tutti gli uomini. Per quanto riguarda la metrica, essa è affidata al ritmo intensamente sonoro delle singole parole. Poeta della parola che riesce a parlare con la ricchezza e la profondità della Sua psiche. Poesia dell'essenza, la Sua, quindi della parola / essenza.
La Di Blasio fa piazza pulita delle vecchie forme e della vecchia retorica, riscoprendo il verso / immagine, il verso / concetto nella sua esplicita essenzialità. La Sua poesia, prettamente autobiografica, è la (ri)costruzione e la (ri)conquista della Sua vita nei particolari dettagli spazio / temporali.
Altri 'fiori' di elevato contenuto letterario / culturale e, perché no?, di straordinario profumo spirituale vengono letti con vivo interesse nella terza silloge poetica “Fiori di... versi”. Una raccolta di liriche ricche di pensiero e di profonda interiorità in cui l'Autrice si immerge totalmente in un simbolico viaggio fino alla completa esplorazione del proprio animo, quando il monologo si trasforma in dialogo con una voce capace di sviluppare tutta una serie di ritratti tali da creare un perfetto connubio tra il personale e il sociale.
Come bottoni d'oro, / le primule hanno rubato / al sole il colore / per scaldare la terra / e dell'uomo il cuore” (Le primule); “... le violette del mio giardino / si sono affacciate / sulle foglie verdi a cuore...” (Le violette); e così tanti altri 'fiori' in tutte le liriche di quest'ultima opera letteraria, “Fiori di... versi”, risultante di più parti anche autonome, ma collegate fra loro per la comune tematica: colori, profumi, eleganza, delicatezza, fascino.
Opera letteraria che ha conosciuto vari apprezzamenti e riconoscimenti con brillanti recensioni in diversi periodici letterari. Poeta che, grazie alla forza neorealista della Sua poetica, viene richiesta a far parte di varie commissioni giudicatrici italiane ed estere.
Tanti altri 'fiori', dicevamo, quali le primule, l'orchidea, la mimosa, il glicine bianco e il glicine azzurro, la rosellina gialla, il cactus -“una vera meraviglia della natura”- sono oggetto di attenzione e di predilezione da parte della Di Blasio. Forte e delicata la titolazione della raccolta, come forti e delicati sono i versi che la compongono. 'Fiori' -”A Pierluigi”, “Ad Eluana”, “Madre”, “A Rosanna” e tantissimi altri, sono quei componimenti che vengono ad impreziosire il terzo libretto per le caratteristiche della suggestività musicale, della energia evocativa, della creatività fantastica, dell'intensità poetica e della ricchezza del pensiero.
Fiori di... versi” rappresenta quella viva testimonianza di “calore”, di “amore” e “veridicità”: elementi, questi, sostanzialmente presenti nella lirica diblasiana che, grazie alla forza magnetica della parola / immagine, ha trovato, anche in questi altri versi, il consenso della critica. Questi, tra gli elementi fondamentali che stanno a caratterizzare la poetica della Di Blasio: etica, umanità, sensibilità, spiritualità e amore, di cui sono intrisi i versi che riescono a parlare al cuore del lettore.
Sotto un cipresso / volesti dormire, / perché il canto degli uccelli / potessi ascoltare. […] Un giorno anch'io verrò / e continuerò ad accarezzare, / come allora, i mille sogni / della tua scanzonata gioventù,...” (A Pierluigi); “Quando sento lo slancio della tua voce argentina, / al telefono, fresca, affettuosa pronunciare: '… O nonna!' il cuore mi balza nel petto. […] Francesca, il pensiero corre spessissimo / a te e si acquieta sapendoti felice. / Anche per me esiste la felicità, / si è felici veramente / quando si gode della felicità altrui... / ...ed io godo della tua felicità” ( “... O nonna...” -a Francesca-); “... augurarti di raggiungere lunga vita / (e tutte le speranze pienamente realizzate)” (A Rosanna); “... Ti porteremo sempre nel nostro cuore / come luce splendente / che non oscurerà mai, / e la certezza che sei / il nostro Tesoro in cielo” (Ad Ileana). Tutte liriche, queste, insieme a tante altre, bagnate dalla 'pioggerellina' di un cuore che sa amare e sa parlare con la voce dell'umiltà, dell'umanità, della serenità e della pace interiore.
Mi permetta e mi consenta, l'Autrice, una considerazione mia personale. Il poeta, come il pittore, non può staccarsi dalla realtà per isolarsi in un mondo che fu soltanto del fantastico, dell'immaginario e dell'invenzione. La poesia non è un fatto assolutamente personale o circoscritto; essa deve riguardare e coinvolgere tutti. La socialità dell'arte, perché poesia è arte, è nei contenuti espressi, pur dolorosi o drammatici che siano. Tutto questo appartiene sicuramente alla Nostra, perché, per la nostra Poeta, la poesia, essendo arte, non è solo una finalità ma è anche un mezzo: quello che serve per leggere, per scoprire, capire e conoscere il mondo.
Maria Di Blasio è la poeta del nostro tempo, è un'anima che comunica magistralmente emozioni e sentimenti di immenso valore artistico. L'analisi delle tre sillogi diblasiane ci ha permesso di respirare e navigare una poesia così sincera, pura e autentica da obbligarci a trascendere il continuo imperversare del materialismo quotidiano che ci viene elargito insistentemente dalla moderna e tempestosa tecnologia.
Non possiamo concludere il nostro simbolico viaggio nel mondo dell'interiorità umana e poetica di Maria Di Blasio senza aver affermato, con viva risolutezza, che Ella viene a rivelarsi la narratrice della voce del cuore in tutte le sue molteplici forme e manifestazioni, in tutti i suoi palpiti; le sue tre raccolte di versi vengono a suggellare il grande valore della poesia, come la pura e vera poesia della vita.
Le voci del cuore”, “Emozioni”, “Fiori di... versi”, una trilogia che merita di essere letta e riletta con vivo interesse.
Maria Di Blasio, Poeta dell'uomo in perenne cammino e, sicuramente, esaltatrice di quel nobile sentimento che chiamiamo... AMORE.

Vallecrosia, 01 maggio (Festa del Lavoro) 2013 – ore 18,54

Prof. Francesco Mulè
(Poeta, critico letterario, promotore culturale, presidente del Circolo Culturale “Smile”, giornalista)

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