giovedì 5 gennaio 2012

D’ESTATE IL SOLE PICCHIA FORTE

D’ESTATE IL SOLE PICCHIA FORTE

D’ESTATE IL SOLE PICCHIA FORTE

È di alcuni mesi fa la notizia, apparsa sui giornali, che il segretario politico del UDC, l’Onorevole Cesa, ha intenzione di proporre delle norme atte a favorire il ricongiungimento delle moglie (o dei mariti ma questo non si è ben capito) con i Parlamentari che, stando a Roma soffrono della lontananza dei rispettivi coniugi, e, come l’Onorevole Cosimo Mele (pugliese, con moglie e figli ed uno in arrivo) hanno cercato o cercano conforto portandosi in un albergo qualche piacente signorina.

Beh! L’Onorevole Mele avrà un po’ esagerato portandosi in un albergo di Via Veneto a Roma non una ma ben due graziose signore per una piacevole serata, offrendo soldi e, a quanto pare, come riferito dal telegiornale di Italia 1 anche droga (egli è firmatario di non so quale proposta di legge in marchiano contrasto con il suo comportamento – mi sovviene tanto l’uomo politico che, negli anni di Tangentopoli, durante un comizio aveva poco prima fustigato con parole spietate coloro i quali prendevano tangenti e scendendo subito dopo dal palco intascava ben volentieri una bustarella da un imprenditore).

Ma lasciamo lo sfortunatissimo Onorevole Mele ed andiamo alla proposta dell’Onorevole Cesa il quale sembra venirgli in soccorso e comunque si sta adoperando per il bene delle famiglie dei Parlamentari.

Ma quanto verrebbe a costare allo Stato – e quindi a noi tutti - una proposta del genere?

Sappiamo bene come si svolge la vita del Parlamentare a Roma: si parte il lunedì sera o il martedì mattina e si ritorna al più tardi il Venerdì (3 giorni di lavoro non tanto intenso a vedere il modo di legiferare – 3 giorni al massimo lontani dalle mogli). È una grave fatica allora che merita un opulento compenso che dovrebbe aggiungersi agli altri naturalmente!

Si vede che l’onorevole Cesa - egli è meridionale - non sa quanto lavoratori emigranti (per poco migliaia di euro) lasciano le mogli nei loro paesini del Sud Italia e vanno al Nord per mesi e per anni.

E per questi lavoratori emigranti nessuna proposta, Onorevole?

Forse una soluzione ci sarebbe: e la vorrei modestamente suggerire: se invece di avere tanti Parlamentari nelle due Camere l’Onorevole Cesa si facesse primo firmatario e promotore una proposta di legge di riforma costituzionale per una drastica riduzione di Parlamentari: si risparmierebbe tanti soldi e si metterebbero al sicuro tante mogli e tanti mariti. O no?

Nessuna meraviglia d’estate alcuni fanno a gara a chi la spara più grossa!

Le cronache li ricorderanno forse solo per quello.

Io ricordo perfettamente, ad esempio, che l’onorevole Buttiglione si lamentava per la mancanza del gelato al bar della Camera.
Articolo dell´avv. I. Martorana per www.agrigentoweb.it sezione Diritti e doveri

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