domenica 10 gennaio 2016

Roma. Il Giubileo della Misericordia: Tornielli e il dialogo col Papa

 
Roma. Il Giubileo della Misericordia: Tornielli e il dialogo col Papa

 

Roma. "Un libro che ci rimanda al tema della Misericordia, che non parla dei mali della Chiesa, ma che ci ricorda il valore del Giubileo". Andrea Tornielli, vaticanista de La Stampa, parla in questo modo del suo ultimo libro-intervista con Francesco "Il nome di Dio è Misericordia", edito da Piemme. Un dialogo semplice e diretto con ogni donna e uomo. Martedì la  presentazione a Roma che si annuncia come un evento, col cardinale segretario di Stato Piero Parolin e Roberto Benigni, reduce dal nuovo successo dei "Dieci Comandamenti".
"Papa Francesco ci dice che Dio cerca tutte le strade possibili per raggiungerci, basta il desiderio di essere migliori per cambiarci, insomma Dio le prova tutte" dice Tornielli, che in questo modo riprende uno dei tanti filoni delle catechesi di Bergoglio non solo durante le udienze generali del mercoledì ma anche durante le messe mattutine Santa Marta.
il concetto di Misericordia, Francesco vuole che sia sparso a piene mani, che entri in profondità, in modo capillare, non per niente il Pontefice ha voluto che il Giubileo fosse celebrato soprattutto in periferia, nelle diocesi, "ecco perché - per Tornielli - non bisogna preoccuparsi se finora non ci sono stati numeri eclatanti nelle celebrazioni a San Pietro". Ieri il presidente del Pontificio Consiglio per la nuova Evangelizzazione monsignor Rino Fisichella ha detto che a Roma sono arrivate dall'8 dicembre un milione di persone, ma è anche vero che non sappiamo quanti comunque sarebbero sbarcati nella Capitale anche senza il Giubileo.
"Le aspettative sono state in qualche modo falsate dal ricordo dell'Anno Santo del Duemila, che però, ricordiamoci, fu preparato in netto anticipo, facendo così aumentare le attese - dice Tornielli -  Tra l'altro, all'epoca c'erano meno rischi legati al terrorismo, non c'era la crisi economica. Ricordiamoci che non serve tanto un moltiplicarsi di attività, di grandi gesti, per far sì che la gente si accosti con più frequenza ai sacramenti, ma uno sforzo dei pastori giorno dopo giorno sui territori per far capire il valore della riconciliazione".
Ma quanto incide, su questo Anno della Misericordia, il Sinodo per la Famiglia di ottobre, che, in sostanza non ha indicato soluzioni immediate sui temi più scottanti come quello dei divorziati risposati?
 Per Tornielli, "non c'è alcuna influenza, anche perché bisognerà aspettare il documento finale del Papa. Quello che Francesco vuole comunicare in questo Anno va oltre gli aspetti affrontati nel Sinodo".

Fonti: Radio Colonna

(Francesco Mulè)

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