giovedì 28 febbraio 2013

Formia L’esperanto: una lingua equa per una comunicazione giusta - di Francesco Mulè



Formia
L’esperanto: una lingua equa per una comunicazione giusta
di Francesco Mulè

Si prospetta di notevole interesse, l’appuntamento culturale di domenica 10 marzo prossimo, a Formia, nella Libreria di Margherita, Via Rubino, n. 12, nei pressi del porto, sul tema “L’esperanto: una lingua equa per una comunicazione giusta”. Sono previsti, dopo i saluti della titolare della libreria Margherita Agresti e di eventuali autorità presenti, interventi di Viviana Isernia, traduttrice e linguista, Amerigo Iannacone, scrittore ed editore, Renato Corsetti, ex presidente dell’UEA, Universala Esperanto-Asocio (Associazione Esperantista Universale). Moderatore Giuseppe Napolitano, Poeta e Operatore culturale.
L’incontro, aperto a tutti, -spiega Amerigo Iannacone- costituirà un’occasione per riflettere sulla comunicazione in generale e sulla comunicazione internazionale in particolare, sui codici linguistici e su ciò che li regola, e per saperne di piú sull’esperanto, una lingua bella e al tempo stesso razionale, estremamente facile anche per persone di cultura limitata o che abbiano poca predisposizione per le lingue o poco tempo per studiare. Una lingua, derivante per piú del sessanta per cento dal latino, che riesce piú di ogni altra lingua a esprimere in modo semplice ogni sfumatura di significato. Nato piú di un secolo fa dall’intuizione del polacco Ludwik Lejzer Zamenhof, l’esperanto è oggi conosciuto da milioni di persone nei cinque continenti e può vantare una vasta letteratura originale e tradotta. Corsi gratuiti si possono trovare anche su Internet”.
Francesco Mulè

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