Sanremo
Serata finale all'Ariston per il
63° festival
di
Francesco Mulè
A
conclusione della quarta serata festivaliera di venerdì 15 febbraio
si possono tirare le somme sulla 63esima kermesse della canzone
italiana a Sanremo, riportando le varie opinioni registrate intorno
ai risultati dell'organizzazione, dei conduttori, dei cantanti, delle
canzoni, delle scenografie e quant'altro. E ci pare di sentire
complessivamente pareri positivi sulle quattro serate.
“...tutti
lavorano insieme per realizzare un grande spettacolo. Il livello è
molto elevato e non sarà facile per la giuria fare delle scelte”.
Così sottolinea Carla Vacchino sia in merito all'organizzazione sia
per quanto concerne il rendimento dei cantanti e la bellezza
poetico/musicale dei brani. E il sindaco Maurizio Zoccarato, molto
soddisfatto: “Mi è piaciuto tutto, anche Maurizio Crozza. Le
canzoni molto belle e molto bene interpretate dagli artisti. E non
parliamo dei conduttori che sono stati bravissimi. E gli ospiti?
Ciascuno di loro ha lasciato tracce indelebili per la profondità dei
loro messaggi”.
“Sinora
abbiamo raggiunto risultati sorprendenti di cui siamo molto fieri.
Possiamo dire che siamo sulla strada giusta. Oggi per noi è doppia
la gioia. Abbiamo avuto picchi di ascolto tra cui il momento della
lettura del messaggio di Roberto Baggio e il monologo di Luciana
Littizzetto contro la violenza sulle donne”. Così ha detto il
direttore di Rai Uno Giancarlo Leone in conferenza stampa del
festival al Roof dell'Ariston.
Un
messaggio di gioia, passione, coraggio, successo e sacrificio quello
di Roberto Baggio ai giovani per il raggiungimento dei propri
traguardi; molto toccante anche il bellissimo monologo con cui
Luciana Littizzetto, in apertura della sua performance, si rivolge al
pubblico contro la violenza sulle donne: “... non è amore, se lui
ti dà uno schiaffo, un pugno; non è amore se lui ti maltratta...se
lui ti uccide... non abbiamo sette vite come i gatti, no, ne abbiamo
una sola”.
Una
serata di alta classe, quella di giovedì, dedicata alle donne con il
ballo della Littizzetto tra le 50 ragazze sulle note di Break the
Chain e, in apertura della gara, con la bellissima e riuscitissima
esibizione canora dei due conduttori con il brano di Amedeo Minghi
“Vattene Amore”.
Antony
Hegarty si è esibito al pianoforte in un brano molto emozionante e
coinvolgente “You are my sister”, che vuole essere anche questo
un importante messaggio delicato per combattere la violenza sulle
donne di tutto il pianeta Terra. Si può aggiungere che la musica e
la straordinarietà poetica dei testi delle canzoni hanno vinto su
tutto. Molto bravi anche gli interpreti e gli ospiti, tutti di alta
levatura professionale.
Sono
stati proposti momenti interessanti di richiamo al passato con brani
storici scelti da ciascuno dei Campioni in gara. Malika Ayane ha
regalato al pubblico e ai telespettatori “Cosa hai messo nel caffè”
(Riccardo Del Turco 1969), Daniele Silvestri: “Piazza grande”
(Lucio Dalla 1972), Marta sui tubi e Antonella Ruggero hanno cantato
“Nessuno” (Betty Curtis 1959), Annalisa e Emma hanno eseguito
“Per Elisa” (Alice 1981), Elio e Rocco Siffredi “Un bacio
piccolissimo” (Robertino), Simona Molinari e Peter Cincotti con il
chitarrista Franco Cerri “Tua” (Jula De Palma 1959), gli
Almamegretta “Il ragazzo della via Gluk” (Adriano Celentano
1966), i Modà “Io che non vivo” (Pino Donaggio 1965), Maria
Nazionale “Perdere l'amore” (Massimo Ranieri 1988), Raphael
Gualazzi “Luce” di Elisa, Simone Cristicchi “Canzone per te”
(Sergio Endrigo 1968), Marco Mengoni “Ciao amore ciao” (Luigi
Tenco 1967), Max Gazzé “Ma che freddo fa” (Nada 1969), Chiara
“Almeno tu nell'universo” (Mia Martini 1989).
Antonio
Maggio è il vincitore tra i Giovani di Sanremo con la canzone “Mi
servirebbe sapere”; gli viene assegnato anche il premio della Sala
Stampa Radio TV. Seconda classificata Ilaria Porceddu con il brano
“In equilibrio”; Renzo Rubino, terzo classificato con “Il
postino (amami uomo)”, riceve il premio della critica “Mia
Martini”; quarti in classifica i Blastema con “Dietro l'intima
ragione”.
Questa
la scaletta dei Campioni e delle canzoni in gara nell'ultima serata
finale del Festival 2013 per la conquista dello scettro della
vittoria:
Raphael
Gualazzi – Sai (ci basta un sogno), Almamegretta – Mamma non lo
sa, Daniele Silvestri - A bocca chiusa, Modà – Se si potesse non
morire, Simone Cristicchi – La prima volta (che sono morto), Maria
Nazionale – È
colpa mia, Annalisa Scarrone – Scintille, Max Gazzé – sotto
casa, Chiara Galiazzo – Il futuro che sarà, Marta sui Tubi –
Vorrei, Malika Ayane – E se poi, Elio e le storie tese – La
canzone mononota, Marco Mengoni – L'essenziale, Simona Molinari e
Peter Cincotti - La felicità.
“Il
vincitore tra i big – ha ricordato Fabio Fazio- verrà scelto con
sistema misto, cioè con il televoto del pubblico (25%) che si
aggiungerà alla classifica provvisoria della serata di giovedì e la
Giuria di qualità per il restante 50%”. Ricorda, quindi, che la
giuria di qualità, presieduta da Nicola Piovani, è composta da
Eleonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Claudio
Coccoluto, Serena Dandini, Paolo Giordano, Nicoletta Mantovani, Rita
Marcotulli e Neri Marcorè.
Le
tre canzoni più votate questa sera saranno riproposte e ci sarà una
seconda fase di votazione (50& di televoto e 50% di Giuria di
qualità).
Ospiti
di questa sera: la modella Bianca Balti, il cantante Andrea Bocelli,
il ballerino Lutz Forster e il comico Claudio Bisio. Ieri sera, tra
gli ospiti illustri, il pianista Stefano Bollani che ha suonato, a
richiesta del pubblico in sala, alcuni brani storici, il chitarrista
e cantautore brasiliano Caetano Veloso e il conduttore televisivo
storico dei festival Pippo Baudo che ha reso omaggio al grande amico
Mike Bongiorno, la cui statua in bronzo è stata inaugurata in Via
Escoffier alla presenza dell'assessore Antonio Fera, di una folla di
gente, della moglie Daniela Zuccoli e dei figli, raggiunti da Fabio
Fazio.
Un
flash di bella musica, giovedì scorso, con la 20enne pianista
padovana, Leonora Armellini, che, presentata dalla coppia
Fazio-Littizzetto, ha magistralmente interpretato al piano Chopin,
grazie all'agilità delle sue mani nate sul e per il pianoforte. Un
intermezzo che la platea dell'Ariston ha gradito moltissimo,
ringraziando l'Artista, con calorosi applausi.
Anche
Albano, ospite di fama internazionale, con alcuni dei suoi bellissimi
brani tra cui “Felicità” è riuscito, a conclusione della serata
di mercoledì, ricca di canzoni, musica e ospiti illustri, a
coinvolgere tutto il pubblico del Teatro e, ancora, quella sera un
lieto arrivederci con “Vattene Amore” del cantautore Amedeo
Minghi dall'ormai famoso duetto Fazio-Littizzetto.
Francesco
Mulè
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