martedì 10 marzo 2020

Vallecrosia. Da lunedì scorso Casa Rachele ha messo a disposizione con successo un servizo di videochiamata ai famigliari degli ospiti - Francesco Mulè

Vallecrosia. Da lunedì scorso Casa Rachele ha messo a disposizione con successo un servizo di videochiamata ai famigliari degli ospiti

Vallecrosia. Per gli Ospiti e il personale di Casa Rachele, anche durante l’emergenza che tutta Italia sta vivendo, niente è cambiato. Le esigenze di una struttura socio sanitaria non vengono meno neanche durante un periodo così delicato, se non con qualche accortezza e invito da parte della direzione di adottare comportamenti per una vita sana e corretta, rispettando le disposizioni che le autorità consigliano al fine di contenere e rallentare la diffusione del contagio. 
Tutti gli operatori hanno confermato che sono fortemente impegnati nel tutelare la propria salute, quella dei propri familiari, amici, conoscenti e in particolare la salute di tutti gli ospiti di Casa Rachele.
La direzione è giornalmente in contatto con tutti loro, anche quelli di riposo, per monitorare eventuali problematiche.
La lontananza dai propri cari si sente soprattutto nelle visite quotidiane dei famigliari che già dal 6 marzo sono state sospese del tutto, ma la tecnologia ci permette di alleviare la distanza tra ospiti e loro cari. A partire da lunedì 9 marzo Casa Rachele ha messo a disposizione un servizio di videochiamata tramite whattsapp a tutti i parenti che ne facciano richiesta prenotandosi al n° 3356375331.
Il servizio è disponibile dalle 15 alle 17 tutti i giorni, previa comunicazione e prenotazione sempre via whatsapp allo stesso numero.
Il servizio, comunicato tramite un post sulla pagina facebook “Casa Rachele Zitomirski” ha avuto subito grande successo e già il primo giorno si sono effettuate 5 videochiamate con tanta emozione da parte di tutti, operatori, ospiti e parente coinvolto.
I benefici di una videochiamata, rispetto alla sola telefonata, sono imparagonabili e per questo l’emozione è stata tanta; un piccolo gesto per restare uniti e vicini, in questo momento di grandi limitazioni, anche della sfera privata.

(Francesco Mulè)

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