lunedì 25 febbraio 2019

Battipaglia. Otto marzo. Omaggio poetico di Mario Festa a tutte le donne - Francesco Mulè

Battipaglia. Otto marzo. Omaggio poetico di Mario Festa a tutte le donne

Battipaglia. In occasione dell’otto marzo Mario Festa dedica a tutte le donne le sue poesie: “Universo donna” e “Donna più”.

Mario Festa ha un’alta concezione della donna.
Canta una donna grande; “Capolavoro” della Divina Creazione, scrigno di sapienza e di virtù.
Però, il poeta si rammarica, perché, nella nostra società, la donna non sempre è giustamente considerata, valutata, apprezzata e amata. Spesso è vittima di maltrattamenti e violenze, da parte di uomini perfidi, senza cuore, che la considerano uno strumento di piacere o un oggetto da possedere. Oggi è frequente e drammatico il fenomeno del femminicidio.
Bisogna recuperare l’uomo, “costruire” un uomo nuovo ancorato ai grandi valori della vita, capace di amare veramente e che sappia vedere nella donna la compagna della vita.

UNIVERSO DONNA di Mario Festa

Entro nell’universo donna.
Mi cadono negli occhi
meraviglie,
cieli sereni,
profumate primavere,
sconfinati paesaggi,
luci,
colori…
Conosco l’universo donna.
È un paradiso
di simmetrie,
curve,
armonie,
celestiali sinfonie,
squisiti sapori,
silenzi di pace
sensibilità,
virtuosità,
L’universo donna
è respiro d’infinito,
poesia della vita,
perfezione,
mirabile opera d’arte
della Creazione,
che merita rispetto,
sempre affetto.


DONNA PIÙ di Mario Festa

Sole nella notte,
fiore stupendo,
capolavoro della Divina Creazione,
donna più,
sei tu.
Profumi d’immenso,
profumi di primavera,
di virtuosità, di femminilità.
Profumi di vita.
Spensieratamente,
gioiosamente, gioco con te.
Ti coccolo. Mi diverto.
Gioisco. Fantastico.
Volo con le tue ali
negli spazi siderali.
Lascio desolate realtà.
Conosco il nuovo.
Non sono più solo ad affrontare
le quotidiane tempeste.
Con me ora ci sei tu.
Mi dai forza e coraggio.
Nutri d’infinito l’anima mia.
Quando meno te l’aspetti,
ti capita qualcosa di grande,
qualcosa di bello.
Una continua sorpresa,
un mistero è la vita.

Commento:
Entrambe le poesie sono molto belle, contemplano la donna come creatura divina, posta accanto all'uomo e che egli stesso ha definito "carne della mia carne, ossa delle mie ossa", dando vita al primo cantico d'amore.
La donna è un universo da scoprire, tutelare, custodire, proteggere. Pur nella sua fragilità, sa mettere in luce le sue qualità e sa offrire tanto a chi la ama e la rispetta, a chi l'apprezza sotto tutti i punti di vista. È per questo che l'uomo è compagno e custode della donna, ma la donna è custode della vita stessa.
Complimenti per i vostri bellissimi omaggi a questa creatura che non smette mai di sorprendere.
Iolanda Della Monica


(Francesco Mulè)













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