lunedì 26 novembre 2018

Ventimiglia. Domani, 27 novembre, a cura del prof. Giandomenico Montinari, conferenza dal titolo “Antropologia e rito nel teatro antico” - Francesco Mulè

Ventimiglia. Domani, 27 novembre, a cura del prof. Giandomenico Montinari, conferenza dal titolo “Antropologia e rito nel teatro antico”

Ventimiglia. Proseguono all’Antiquarium dell’Area Archeologica di Nervia, Ventimiglia (Corso Genova 134), gli incontri del ciclo di conferenze organizzato dal Polo museale della Liguria (MIBAC).
Il ciclo di 12 conferenze ha avuto il riconoscimento della validità quale momento di formazione per i docenti; il Polo museale della Liguria è stato infatti abilitato dal MIUR quale ente formatore degli insegnanti sulla piattaforma SOFIA ed i docenti iscritti avranno quindi la possibilità di vedersi riconosciuti i crediti formativi. Gli incontri sono comunque aperti a tutti senza prenotazione.
Sono previste relazioni di archeologi, architetti, storici dell’arte, latinisti, psicoterapeuti, registi; l’obiettivo è infatti quello di costruire un momento formativo che affronti la tematica del teatro a 360 gradi, offrendo ai docenti in particolare, ma non solo, spunti di riflessione e approfondimento di tematiche oggetto dei programmi didattici.
Gli incontri proseguiranno con cadenza settimanale, sempre al martedì dalle 16.30 alle 18.30, fino al 18 dicembre, per riprendere poi dal 15 gennaio 2019 con cadenza quindicinale.
Domani, 27 novembre, alle ore 16.30, il prof. Giandomenico Montinari, neuropsichiatra, psicoterapeuta e psicoantropologo terrà una relazione dal titolo Antropologia e rito nel teatro antico.
Lo studioso, che vive e lavora a Genova, si occupa fin dai primi anni Settanta di terapia delle psicosi e di conduzione di gruppi di lavoro alle prese con dinamiche patologiche e negli ultimi anni ha dedicato ampia parte della sua ricerca agli aspetti psicoantropologici del rito, inteso come terapia ed ai fenomeni ad esso connessi, come ad esempio il teatro.
A queste tematiche ha infatti dedicato nel 1998 un saggio, L’agnello e la scure, pubblicato per i tipi di Franco Angeli.


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