Trionfo allo Smile con la poesia di Maria Salamone
di Francesco Mulè
Il sesto reading di poesia al Circolo culturale “Smile”di
Vallecrosia di ieri, 7 giugno, ha visto quale protagonista
principale la poeta italo-francese Maria Salamone, residente a
Cannes. Per l'occasione, con il presidente prof. Francesco Mulè e il
segretario dott. Eduardo Raneri, erano presenti Renza Costamagna,
Diana Anfosso, AnnaMaria Miracapillo, Lucia Palombi, Andrea Luna,
Silvia Conte, Fernando Amalberti, Gianni Donaudi, Pietro Raneri e
l'attore Anselmo Nicolino. Un pomeriggio di
bella e buona poesia salamoniana che ha registrato un notevole
successo con calorosi e ripetuti applausi, come avvenuto nel
precedente incontro del 5 aprile nella medesima sede del sodalizio
culturale; ospite d'onore, la soprano Maria Rosa Carminati giunta da
Breil sur Roya. Oltre alla recita di poesie, intercalata da personali
riflessioni di vita vissuta, Maria Salamone ha cantato un allegro
motivetto in dialetto siciliano datato 1800. Ha letto anche una
ninna nanna in lingua francese tratta dal libro di Emmanuel Carrère
“Un roman russe” e, quindi, la poesia “Amar non è un mistero”
del Presidente del Circolo, prof. Francesco Mulè, che ha ricambiato
con la lettura della lirica “L’Emigrante” della poeta Salamone.
All’attore vallecrosino Anselmo Nicolino ha dedicato un bel
componimento poetico “Felicità”; per tutti i presenti:
“L’amicizia”, “Sogno d’amore”, “Specchio di luci e
ombre” e, a richiesta, due poesie di Stefano Benni: “Io ti amo”
e “le piccole cose che amo di te”. Gianni Donaudi,
poeta/giornalista imperiese, ha letto una poesia di sua composizione
“Livorno”, datata 1988. Il servizio fotografico è stato curato,
come al solito, dal rag. Pietro Raneri. Infine, per tutti gli
intervenuti, a cura di AnnaMaria Miracapillo, il brindisi finale con
lo spumante-moscato. Il prossimo incontro allo Smile è previsto per
le 16 di venerdì 14 giugno con una conferenza del botanico Libereso
Guglielmi, il “giardiniere” di Mario Calvino, il padre dello
scrittore sanremese Italo.
Francesco Mulè
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