mercoledì 18 marzo 2015

Ventimiglia “Suicidi?” in scena al Teatro Comunale di Francesco Mulè

 

 

Ventimiglia

Suicidi?” in scena al Teatro Comunale

di Francesco Mulè

Dopo Zucca, al Teatro Comunale di Ventimiglia, nell'ambito della Stagione Teatrale, tra le proposte del Teatro Garage è la volta di Bebo Storti, interprete dello spettacolo “Suicidi?”  Bebo Storti, che molti ricorderanno per il popolarissimo e divertente personaggio del ConteUguccione di “Mai dire goal” e “Quelli che il calcio”, con “Suicidi?”, venerdì 20 marzo, ore 21, porta in scena, assieme a Fabrizio Coniglio, uno spettacolo di teatro civile e impegnato, ambientato in Italia, in piena tangentopoli. Protagonisti sono due comuni cittadini italiani (Storti - Coniglio) che, giocando a fare gli ispettori, indagano su “3 suicidi eccellenti” di quel periodo: quello di Castellari, direttore generale degli affari economici del Ministero delle Partecipazioni Statali e consulente dell’Eni, di Cagliari,  presidente dell’Eni, e di Gardini, capo indiscusso della Montedison e maggior azionista dell’Eni.

Ma perché le scene dei suicidi sono state alterate, e ancora perché tutti e tre si suicidano proprio il giorno in cui dovrebbero incontrare i magistrati? Coincidenza o no..? Lo spettacolo, senza pretendere di dare la soluzione a questi quesiti, ma con testimonianze, interrogatori, analisi, perizie compiuti sul luogo del delitto e autopsie, certamente insinuerà il dubbio nello spettatore, facendolo riflettere sugli avvenimenti, usando l'ironia e la forza teatrale della rappresentazione. Suicidi? È tratto dal libro “3 sucidi eccellenti” di Mario Almerighi, Presidente del Tribunale di Civitavecchia, che ha raccolto dichiarazioni, documenti, perizie ufficiali di questi casi.

L'allestimento, quindi, ripercorre quel periodo, raccontando il sistema delle tangenti, il clima di clientelismo e favoritismi all'amico del partito o alla persona “vicina” per ideologia e appartenenza, la mafia che si stringe all'idea di Patria, ma che poi fa spreco di denaro pubblico,  la classe dirigente politica terrorizzata di perdere potere e privilegi, invece di avere il senso di “servire il popolo”, con montagne di denaro pubblico che vanno in fumo tra gli anni 70-90, indebitando lo stato e quindi i cittadini per i prossimi decenni a venire. Alla fine, riattraversare quegli anni con queste tre vicende è un modo per capire quello che è l'Italia oggi e cosa continuerà ad essere in futuro se questo “sistema” continua a essere tale. Ingresso spettacolo  15 € intero ; 13 € ridotto.

Per informazioni e prenotazioni, telefonare a 0184/6183233

Francesco Mulè

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

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