mercoledì 1 agosto 2012

SOS Comitato Italiano Unicef _ F. Mulé


SOS Comitato Italiano Unicef
Riportiamo integralmente la lettera del Comitato Unicef Italia
Carissimi/carissime Volontari/Volontarie,
vi scriviamo per informarvi che in questo periodo l'UNICEF si trova a fronteggiare una difficile emergenza in Siria.
A Damasco è impossibile entrare. Ma è anche impossibile restare. Si spara e si muore. Sono circa un milione e mezzo i siriani vittime della guerra civile iniziata più di un anno fa, tra morti, feriti e sfollati. Più della metà sono bambini.
Dal 2011 ad oggi ne risultano uccisi oltre 500. Troppi innocenti sono vittime di torture, violenze, gesti scellerati. Non hanno più incrociato gli sguardi sicuri dei propri genitori. Spesso sono rimasti soli. L’UNICEF sta cercando di proteggerli dentro e fuori la Siria.
Aiuta le famiglie a sopravvivere, distribuendo kit con beni di prima necessità, cibo, vaccini ma anche pentole e utensili per cucinare, teli, coperte, prodotti igienici e medicine.
A Damasco, Homs e in altre aree del Paese ci sono 76 mila sfollati. Di questi 45 mila sono bambini. Un dato impressionante. Si scappa, si fugge. L’esodo di siriani verso il Libano, la Turchia, l’Irak e la Giordania sembra inarrestabile, frutto di scontri che si fanno ogni giorno più feroci. «Ora che sono al riparo, in Giordania, i bambini non piangono più. Sono tornati a sorridere.
Hanno ripreso a giocare. E a cantare», racconta ai nostri operatori Hana’al Zoubi, un’insegnante di Ramtha, una località a circa 70 chilometri da Amman che accoglie bimbi sfollati: «Anche i più piccoli sono in grado di identificare i diversi tipi di fucili e di pistole. Uno di loro, 3 anni, piange ogni volta che vede qualcuno che pensa armato e urla “sono venuti ad ucciderci! Sono venuti a prenderci!”.
Ora è protetto in una delle strutture gestite dall’UNICEF in collaborazione con una serie di Ong locali». In Libano, l’UNICEF promuove corsi di recupero per i giovani sfollati. Si studiano scienze e matematica. Si tengono lezioni di arabo e di inglese. L’UNICEF ha formato 31 docenti ora in grado di aiutare i bambini nei campi sparsi nella Valle della Bekaa. Noi dell'UNICEF ci siamo e ci saremo. Ma per svolgere bene il nostro lavoro abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, anche del vostro!!
Anche il Governo Italiano si è mosso attraverso il Ministro Terzi con un importante contributo a favore dell'UNICEF per i bambini siriani. C'è ancora però tanto da fare per tenere i riflettori accesi su questa emergenza!!!
Per questo ti chiediamo di aderire al nostro appello # ancheio - io sto dalla parte dei bambini siriani. Potrete aiutarci a promuovere l'appello attraverso i social network con queste modalità:
FACEBOOK
1. Condividere i post, foto e video dell’UNICEF Italia, sia con le pagine dei Comitati, che con i propri profili personali. Da oggi fino a venerdì pubblicheremo, in particolare, una storia al giorno, per ricordare che ogni giorno un bambino in Siria rischia di venire ucciso.

2. Invitare tutti gli amici a diventare fan dell’UNICEF Italia e aderire all’appello

3. Per chi usa il formato “diario” è possibile scaricare la cover grande del profilo di UNICEF Italia e usarla sul proprio profilo.

4. Ricordare sempre nei post, che è possibile donare sul sito www.unicef.it/siria oppure con CC bonifico bancario

TWITTER
1. Retwettare i messaggi dell’UNICEF dai propri profili privati
2. Aderire alla campagna usando l’hashtag #ancheio + frase libera

Se volete aiutarci anche con la raccolta fondi e per qualsiasi altro tipo di informazione trovate tutto sul sito www.unicef.it/siria. In particolare, ogni attività che da qui a fine agosto pensate avevate in animo di realizzare, proviamo a farla convogliare su questa difficile emergenza.
Contiamo su di voi !!!! #ancheio sto con i bambini siriani
Comitato Italiano per l'UNICEF

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