Stufi di Equitalia? Licenziatela!!! Non è uno sfogo o uno slogan da social network.
E’ quanto fatto dal Comune di Calalzo di Cadore, nel bellunese che ha letteralmente ‘licenziato’ Equitalia affidando la riscossione coattiva dei tributi insoluti alla Comunità Montana Valbelluna. La mozione è stata approvata a novembre del 2011 dalla giunta guidata dal sindaco pidiellinoLuca De Carlo che ha deciso di uscire dal monopolio della società pubblica (per il 51% di Agenzia delle Entrate e per il 49% dall’Inps) per allentare la morsa del Fisco sui suoi concittadini.
Un gesto illegale? Assolutamente no. Per farlo è bastato attuare il decreto legge 70/2011 che permette alle amministrazioni locali di decidere di esternalizzare l’appalto del servizio a società di propria scelta.
“Sono due gli effetti immediati - spiega a Panorama.it il sindaco De Carlo - il primo è economico. Abbiamo guadagnato subito 13.000 euro che sono stati trasformati in bonus bebè da 300 euro, bonus libri da 150 euro e un contributo al trasporto locale che fa risparmiare 240 euro all’anno a ogni studente. Il secondo è politico. La mia scelta è stata dettata soprattutto dal fatto che non volevo più sentirmi complice delle politiche di riscossione aggressive messe in atto da Equitalia. Non è possibile che la mancata rateizzazione degli importi dovuti faccia finire migliaia di famiglie nel vortice delle cartelle esattoriali che mettono la gente sul lastrico. Il paradosso è che è lo Stato a creare nuovi poveri che poi lo stesso Stato in qualche modo deve ricollocare.
Perchè affidando la riscossione dei tributi alla Comunità montana questo non accade?
“Primo perchè non si applica l’agio del 9% quando si invia la cartella, e poi perchè si agisce tempestivamente e meglio. Non appena si evidenzia una criticità si va dalla famiglia in questione e si propone una rateizzazione in linea con i redditi del nucleo senza strozzare nessuno
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