sabato 12 ottobre 2019

Ventimiglia. Quest'oggi, alla Civica Biblioteca Aprosiana di Piazza Bassi,1, viene presentato il libro di Fabio Balocco “Il mare privato” - Francesco Mulè

Ventimiglia. Quest'oggi, alla Civica Biblioteca Aprosiana di Piazza Bassi,1, viene presentato il libro di Fabio Balocco “Il mare privato”


Ventimiglia. “IL MARE PRIVATO: lo scempio delle coste italiane, il caso dei porti turistici in Liguria, le conseguenze di cemento, speculazioni, criminalità”.                                                                                                                                                 È il libro, uscito la primavera scorsa, di Fabio Balocco,  - scrittore, avvocato, blogger per Il Fatto Quotidiano  - che, a cura dell’Associazione culturale XXV Aprile,  sarà presentato sabato prossimo 12 ottobre, ore 16,30, nella sala della biblioteca civica amprosiana di Piazza Bassi 1, a Ventimiglia.
Nella sua straordinaria analisi l’autore si avvale di importanti contributi di studiosi, attivisti e giornalisti,   e pone in rilievo un punto di vista differente da quello con cui di solito approcciamo i porti turistici, eufemisticamente detti “porticcioli”:  in realtà, essi costituiscono il grimaldello con cui privatizzare il mare e ed ulteriormente cementificare le nostre già martoriate coste.
Una storia di cemento che attraversa tutta l’Italia, ma si sofferma sulla Liguria, -  la regione regina del diporto con le sue coste già tra le più cementificate -  ed in particolare sui porti turistici della nostra provincia: da quello di Imperia e di Ospedaletti  e le loro vicende giudiziarie, a quello di Bordighera, al costruendo “porticciolo” di Ventimiglia. A differenza dei porti , che sono pubblici e al servizio della comunità, i “porticcioli” sacrificano un bene comune sull’altare dell’interesse privato, della speculazione e della ristretta cerchia che può permettersi il “diporto”. Il business  che sposa nautica e cemento è diffuso in tutta Italia, ma in Liguria – quasi 24 mila posti barca -  è eclatante.                                                                                                                                                                               Il libro non è contro la nautica, auspica interventi sensati ed equilibrati nel rispetto del paesaggio e di tutti i fruitori di un bene comune quali sono i lidi delle nostre coste, denuncia lo scempio ambientale e il fitto intreccio di rapporti tra politica, imprenditoria e – in diversi  casi – malaffare e criminalità organizzata, ‘ndrangheta in primis. Racconta perché i i porti turistici sono i cavalli di Troia che aprono la strada a complessi residenziali di lusso e ad aree commerciali. Spiega la normativa che ha permesso  ai porticcioli di proliferare a  partire dal “decreto Burlando”. Ne descrive l’impatto spesso devastante su spiagge e ambiente costiero. Svela le connessioni con la criminalità organizzata in Liguria. Un’opera dedicata a chi ha a cuore la tutela della bellezza del nostro Paese.
Dialogheranno con l’autore: Romano Lupi, giornalista e scrittore; Giovanni Gottardo dell’Associazione Salviamo il paesaggio; Giuseppe Famà dell’Associazione culturale XXV Aprile.
Organizza l’Associazione culturale intemelia XXV Aprile.
Ingresso libero.
La cittadinanza è cordialmente invitata.

(Francesco Mulè)




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